Arsenal, sarà Mikel Arteta il successore di Wenger sulla panchina dei Gunners
Sarà Mikel Arteta il nuovo manager dell'Arsenal. Lo spagnolo dopo aver vestito la maglia dei Gunners stavolta tornerà al club londinese nelle vesti di allenatore. Dopo 5 stagioni trascorse in bianco-rosso il 36enne spagnolo sarebbe ad un passo dal diventare il successore di Arsene Wenger che dopo 22 anni non siederà più sulla panchina dell'Emirates Stadium. Arteta è stato il vice di Pep Guardiola al Manchester City e ha deciso di abbandonare questo ruolo per affrontare la prima grande avventura da allenatore della sua carriera.
L'accordo sembra cosa fatta stato trovato e nelle prossime ore dovrebbero arrivare la firma e l'annuncio ufficiale da parte dell'Arsenal. Dopo i nomi di Carlo Ancelotti, Luis Enrique e Massimiliano Allegri, il club londinese ha voluto puntare su un profilo giovane che conosce già la Premier League, sia in campo che fuori, ed è calato alla perfezione nell'ambiente Gunners. Mikel Arteta ha vestito la maglia dell'Arsenal per 110 volte in Premier League, mettendo a referto 14 goal, e a lui spetta un compito importante, ovvero risollevare una squadra che ha chiuso al sesto posto in campionato e che per il secondo anno di fila non si è qualificata per la Champions League. Non sarà un'impresa semplice ma il
Wenger: Sono ancora sotto shock, non so cosa farò
"Non ho ancora nemmeno liberato la mia scrivania, in un certo senso sono ancora sotto shock". Arsene Wenger ha raccontato al The Guardian le difficoltà di cambiare vita dopo 22 anni passati alla guida dell'Arsenal. Il tecnico francese non ha ancora deciso cosa fare, se continuare ad allenare da qualche altra parte o se iniziare un nuovo percorso professionale:
È solo troppo presto per sapere cosa farò dopo. Mi sono dato fino al 14 giugno, il giorno prima dell'inizio dei Mondiali, per decidere. La domanda è se voglio ancora allenare, andare in panchina, o se è il momento di svolgere un altro ruolo. L'unica cosa di cui sono sicuro è che continuerò a lavorare. Ma voglio continuare a soffrire così tanto? Di certo voglio continuare a difendere la mia idea di calcio e d'istinto direi che voglio ancora allenare ma non posso darlo per sicuro.