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Arrestato Sergio Porcedda, ex presidente del Bologna

L’accusa nei suoi confronti è di bancarotta fraudolenta.
A cura di Maurizio De Santis
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sergio porcedda

L'imprenditore cagliaritano Sergio Porcedda, ex presidente del Bologna calcio, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza per bancarotta fraudolenta. Con lui in manette è finito anche Antonio Macciotta, imprenditore del settore sanità. Porcedda, 53 anni, molto noto a Cagliari per essere proprietario di numerose attività, tra cui una discoteca e uno stabilimento balneare, aveva acquistato il Bologna nell'estate del 2010 dalla famiglia Menarini, ma lasciò la presidenza dopo pochi mesi. "È una persona intelligente che fa rendere i giocatori forse anche più del dovuto. Sono contento per Alberto, visti i risultati credo che il presidente Zamparini abbia fatto bene a cambiare, senza nulla togliere a Gasperini". Così disse due giorni fa l'ex presidente del Bologna guidato proprio da Malesani, ora in rosanero.

La vicenda. Porcedda e Macciotta sarebbero responsabili del fallimento della Casa di Cura Policlinico Città di Quartu, avvenuto a fine 2010. Insieme agli arresti sono partiti 7 avvisi di garanzia per concorso nello stesso reato. Perquisizioni con sequestro di documenti sono state eseguite nelle sedi di diverse società in qualche modo riconducibili agli arrestati, a Quartu, Cagliari, Iglesias e Milano. Secondo i militari delle Fiamme Gialle del Gico, coordinati dal colonnello Nicola De Benedictis, i due imprenditori, effettuando una serie di compravendite, trasferimenti di aziende e operazioni finanziarie simulate, tutte avvenute pochi giorni prima della dichiarazione del crac della Casa di Cura, avrebbero sottratto dal fallimento 13.500.000 milioni di euro che invece sarebbero dovuti finire nel passivo della società fallita.

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