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Argentina, quando Messi “pianse come un bambino che aveva perso la mamma”

Il fuoriclasse argentino ha toccato il suo punto più basso e doloroso nel 2016 nella finale – persa – contro il Cile in Copa America del Centenario. A raccontarlo, il preparatore atletico della Selecciòn: “Sembrava un bimbo che aveva perso la mamma. Ma lo ringrazierò sempre per tutto; è un professionista esemplare”
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche i campioni hanno i loro punti deboli e Lionel Messi non è da meno. Il fuoriclasse argentino ha toccato con mano cosa significa sconfitta e ne ha subito i tremendi effetti. Non con la maglia del Barcellona, con cui ha conquistato ripetutamente tutto ciò che un giocatore possa vincere in carriera, ma con quella della Nazionale. Subito, il pensiero corre ai Mondiali ma non è così. Il momento più basso e doloroso è avvenuto in Copa America.

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L'aneddoto è solamente emerso in questi giorni, durante la pausa che ha visto anche l'Argentina impegnata nelle amichevoli programmate. Come riportato da Marca, Elvio Paolorosso, preparatore atletico dell’Argentina, ha confessato di aver visto il cinque volte pallone d’oro affranto e distrutto come non mai in una occasione in particolare.

Il pianto del 2016 in Copa America. Tutto accadde nel 2016, quando la Pulga argentina con la Selección perse la finale della Copa America del Centenario contro il Cile. Ai calci di rigore, in una partita in cui anche il 10 stesso sbagliò dagli undici metri. Davanti a tanto, anche Messi non ga retto psicologicamente: "Alle 2 del mattino circa intravidi Messi da solo che piangeva come un bambino senza la mamma. Mi sono avvicinato per consolarlo, l’ho abbracciato e abbiamo pianto insieme".

Il terzo ko consecutivo. Un atteggiamento umano, per una volta. Il marziano del pallone ha mostrato, in privato e lontano da occhi indiscreti e taccuini aperti, tutta la propria fragilità. Dopotutto contro il Cile nel 2016 fu la terza sconfitta in finale consecutiva per l’Argentina, dopo il ko contro la Germania ai supplementari ai Mondiali 2014 e quello sempre contro il Cile nella Copa America 2015 ancora una volta ai calci di rigore.

Professionista esemplare. Lo stesso Paolorosso ha spiegato l'aneddoto ma ha anche sottolineato che quella fu l'unico momento di debolezza di Messi, un professionista esemplare: "Sia a Barcellona sia con l’Argentina si è sempre comportato benissimo con me e con tutti, compagni e accompagnatori. Lo ringrazio pubblicamente per aver contribuito al nostro lavoro senza mai lamentarsi né sollevare polemica".

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