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Argentina, non c’è posto per Icardi: Bauza pronto a chiamare il “Pocho” Lavezzi

L’attaccante dell’Inter continua a non essere considerato dal commissario tecnico argentino che, per le prossime sfide di qualificazione ai mondiali del 2018, potrebbe convocare nuovamente il 31enne ex Napoli.
A cura di Alberto Pucci
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Per Mauro Icardi è un periodo felice. Fresco di rinnovo fino al 2021 con il club nerazzurro, l'attaccante argentino è tornato ad essere uno dei giocatori più amati dal popolo interista ed è in attesa anche del suo secondo figlio. A rovinare però il momento magico di Maurito, c'è il continuo ostracismo nei suoi confronti da parte di Edgardo Bauza: commissario tecnico della Selección. Le ultime convocazioni dell'allenatore, hanno infatti colpito l'opinione pubblica e i tifosi dell'Albiceleste. Al di là della scelta di puntare su Higuain, hanno fatto parlare le chiamate per giocatori come Pratto e Alario e la conseguente esclusione del capitano dell'Inter. "Icardi per me è una punta e io intendo giocare con un solo attaccante – ha spiegato in conferenza stampa il ct – Ho scelto Higuain, Pratto e Alario che per me è il futuro della Nazionale".

L'Inter è felice, Icardi un po' meno

"Ho parlato con i senatori della squadra e mi hanno spiegato di non avere alcun tipo di problema con Icardi – ha continuato Bauza – Oggi ho fatto queste scelte, ma non vuol dire che sarà sempre così". Sembra però difficile credere ad un'apertura per il giocatore di Frank de Boer. Per le prossime sfide di qualificazione ai mondiali del 2018, Bauza sembra infatti intenzionato a riconvocare addirittura il 31enne Ezequiel Lavezzi: in ritiro con l'Albiceleste e impegnato nel campionato cinese con l’Hebei Fortune. Tutto sommato, le scelte del ct argentino non possono che far contento il club nerazzurro. Bauza, che continuare ad ignorare i progressi di Maurito, sta infatti facendo un favore all'Inter evitando di "stressare" il giocatore con voli transoceanici e trasferte particolarmente stancanti. Un assist per de Boer, meno per lo stesso Icardi che (giustamente) sente di meritare la maglia della nazionale argentina.

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