56 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Argentina, Messi: “In Nazionale troppe pressioni. L’inno? Non lo canto”

La Pulga racconta il suo rapporto con la Nazionale, contraddittorio e difficile. Anche per la diffidenza che si respira attorno alla squadra con i tifosi sempre pronti a criticare ogni partita: “Abbiamo raggiunto la finale mondiale e in Copa America ma sembra che non abbiamo fatto nulla. L’Inno? Io non lo canto ma lo sento mio comunque”
A cura di Alessio Pediglieri
56 CONDIVISIONI
Immagine

Messi e la Nazionale argentina. Un rapporto difficile, a volte contraddittorio, spesso non entusiasmante. La Pulga non ha mai brillato né fatto brillare la selezione del proprio Paese non riuscendo di fatto a vincere alcun titolo. Malgrado sia un punto di riferimento come nel Barcellona, club con cui invece ha vinto tutto. Una sorta di maledizione da Nazionale che però Messi vuole sfatare il prima possibile per ritrovare l'amore e l'affetto dei tifosi che spesso (troppo spesso) criticano la squadra non dando sicurezza e tranquillità ai giocatori, polemizzando su tutto. Anche sull'inno che non viene cantato a squarciagola dai giocatori.

La verità di Messi è che in Nazionale tutti giocano sotto tono perché pressati dalle esigenze di un pubblico che non ammette fallimenti. Una responsabilità che condiziona il rendimento del gruppo che percepisce la diffidenza attorno a sè: "In Nazionale siamo infastiditi. Ma siamo stati fortunati ad arrivare in finale ai Mondiali in Brasile contro la Germania. Anche di riuscire a giocare una finale di Coppa America, ma la sensazione che si ha è che è se come non avessimo fatto nulla di tutto ciò. Il clima è pesante attorno a noi: c'è chi continua solo a criticare e a lamentarsi. E' vero, non abbiamo vinto nulla ma abbiamo conquistato due finali importanti. Non sempre si riesce a conquistare un titolo ma non siamo certo usciti eliminati agli ottavi.

Troppo spesso l'Argentina ha sfiorato il successo più importante, senza mai coglierlo. Ma l'altro lato della medaglia è che la Nazionale è sempre arrivata in fondo alle competizioni che contano. Poi il calcio, sostiene Messi, è imprevedibile: "Nel calcio non contano solamente le palle: noi giocatori siamo i primi che non ci accontentiamo, vogliamo vincere, vogliamo alzare al cielo una coppa, vogliamo festeggiare con i tifosi. Poi in una singola partita passano diverse situazioni che non dipendono da noi. Nella finale mondiale contro i tedeschi abbiamo perso male, ma anche la Germania era piena di ottimi giocatori. 

Un clima pesante anche attorno ad un tema molto sentito dai tifosi, l'inno nazionale. Messi è tra coloro che non lo canta: nessuna polemica, semplicemente una scelta personale che deve essere rispettata: "L'Inno nazionale? No, non lo canto di proposito. Lo faccio coscientemente perché non ho bisogno di dover far vedere che lo so cantare, lo sento dentro comunque. Ognuno ha il diritto di vivere alla sua maniera quel momento e questa è la mia. C'è chi si può commuovere durante l'inno come la nazionale di rugby, noi lo viviamo in un'altra maniera, senza polemiche, semplicemente così: chi canta e chi no, io non lo canto".

56 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views