Argentina, Maradona accusa: “Vorrei allenare la Nazionale, ma la stampa mi boicotta”
La panchina della nazionale argentina è un sogno per molti, soprattutto per uno come Diego Armando Maradona che ha da sempre l'Albiceleste nel cuore. Allontanato Jorge Sampaoli, definito dalla Federazione uno dei principali colpevoli del flop mondiale in Russia, l'incarico è stato momentaneamente affidato alla coppia Aimar-Scaloni (ex collaboratore del vecchio ct) in attesa di trovare il profilo giusto a cui dare in mano la squadra. Tra i nomi circolati nelle ultime settimane, che secondo la stampa argentina sarebbero stati presi in esame, ci sarebbero quelli di Diego Simeone, Mauricio Pochettino e di Ricardo Gareca.
Davanti a questa lista, Diego Armando Maradona si è così scagliato contro gli organi di informazione argentini: "Con il massimo rispetto per l’Argentina, non mi capacito di come nessun organo di stampa non mi abbia incluso nell’elenco dei possibili nuovi ct – ha scritto l'ex Pibe de Oro su Instagram – Si fanno tanti nomi, ma non il mio: ho un contratto di tre anni con la Dinamo, ho dato la mia parola, ma tutti sanno che per l’Argentina darei la vita. Comunque non mi stupisco, questa è la stampa sportiva argentina".
Le parole del vice presidente dell'AFA e il sogno Guardiola
"L'elezione del tecnico precedente è stata una decisione presa da tutti e non è andata bene – ha dichiarato il vicepresidente dell'AFA Daniel Angelici – Ora dobbiamo prenderci il tempo necessario. Con il presidente Tapia stiamo lavorando insieme su tutti questi problemi. Tutto ovviamente dipende dai risultati, avete visto cosa è successo con la Nazionale. Non ha senso correre a scegliere un allenatore pensando alla Copa América e non oltre, come la prossima Coppa del Mondo. Tra novanta giorni dobbiamo avere un progetto".
Un progetto che, secondo il quotidiano "TN Deportivo", potrebbe anche coinvolgere Pep Guardiola. Come ha riferito il giornale argentino, la federcalcio sarebbe infatti pronta a offrire al tecnico catalano un quadriennale da 12 milioni di euro l'anno, con scadenza dopo i Mondiali di Qatar del 2022.