Argentina, i tifosi spingono per il tridente Dybala, Higuain e Messi
Paulo Dybala continua a fare notizia. Stavolta però nel suo paese d'origine: l'Argentina. I tifosi dell'Albiceleste, infatti, ancora scottati dal tris di finali perse consecutivamente (Mondiali 2014, Copa America 2015 e 2016), vogliono puntare con forza ai Mondiali del 2018 in Russia, e per questo sognano un tridente più che mai offensivo formato da Leo Messi, Gonzalo Higuain e Paulo Dybala.
L'attaccante della Juventus è più che mai al centro del dibattito della stampa locale, che reclama a gran voce una maglia da titolare nel tridente dell'Argentina. E c'è infatti chi attacca la scelta di non averlo convocato nell'Albiceleste, sebbene stia dimostrando ampiamente di meritarlo. Dito puntato soprattutto contro l'ex-c.t. Martino, reo di "aver fatto perdere a Dybala un anno di nazionale", ma anche contro l'attuale tecnico Bauza, che lo starebbe impiegando poco e male. "Non basta più convocarlo", si legge sui giornali argentini, "Dybala deve giocare. E deve farlo dietro a Higuain, così come gioca nella Juve".
I numeri di Dybala parlano chiaro: 67 presenze e 31 reti in bianconero in un anno e mezzo dal suo arrivo a Palermo, tre titoli vinti (Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana), l'interesse sempre più forte di Real Madrid e soprattutto Barcellona. Per Dybala, insomma, il futuro è sempre più roseo: ed ora anche i tifosi dell'Argentina vorrebbero esultare per le sue giocate, come già fanno quelli della Juventus. "Dybala è una mezzapunta che deve agire dietro a un attaccante, esattamente come fa nella Juventus con Higuain", si legge ancora sulla stampa argentina, "questa è una formula che funziona e bisogna riproporla in nazionale". In pratica, Dybala andrebbe ad agire alle spalle di Messi e del Pipita, agendo quasi da trequartista vero e proprio. Una formula che fa sognare, ma che per adesso non sembra convincere il commissario tecnico Bauza. Prossimi match dell'Argentina, il 24 e 28 marzo contro Cile e Bolivia per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2018. E vedremo se Bauza per allora si sarà convinto.