Argentina, Agüero smentisce il potere di Messi: “Siamo amici, non sarei una riserva”
Sergio Aguero dovrà vedersela con Gonzalo Higuain per avere un posto da titolare al Mondiale 2018 in Russia. L'attaccante del Manchester City contro l'Italia non è andato neanche in panchina, dove al suo posto c'era l'emergente Lautaro Martinez, ma la sua presenza nel gruppo dei 23 non è in discussione. El Kun ha avuto qualche problema fisico e per questo motivo non è potuto scendere in campo nella sua Manchester proprio come Lionel Messi che ha sofferto di qualche problema fisico ma dovrebbe essere a disposizione di Sampaoli per la sfida di Madrid contro la Spagna.
Nelle scorse settimane è tonato in auge il discorso sul "presunto potere" della Pulce sulle convocazioni fatta da Jorge Sampaoli per le gara della Seleccìon che sarebbero condizionate dal fuoriclasse del Barcellona. Sergio Aguero, partendo dal suo rapporto personale con il numero 10 del Barcellona e dell'Albiceleste, ha voluto smentire completamente queste voci ai microfoni di Fox Sports affermando:
Io e lui siamo grandi amici: se davvero così fosse allora non dovrei essere una riserva. Ad inizio carriera non venni preso molto in considerazione dall'allora ct Bielsa. Con Sabella, invece, ebbi molte chances, mentre con Martino rimasi ai margini. L'arrivo di Bauza fu poi fondamentale visto che iniziò a chiamarmi nuovamente. Mi sento in forte debito con l'Albiceleste, per questo vorrei vincere il titolo in Russia. Higuain? Se non fosse venuto, sarebbe stato meglio: avrei avuto più minuti (ride). Ricordo quando Messi decise di lasciare l'Argentina: non fu una bella notizia per noi, poi per fortuna ritornò sui suoi passi.
Il Kun ha parlato del suo futuro e, come spesso accade per gli argentini, ci sarà un ritorno agli inizi: "Il mio contratto con il Manchester City scadrà nel 2020 e sarà allora che tornerò a casa mia all'Independiente".