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Arbitro fischia la fine della gara e piange: è distrutto dal dolore per la morte del padre

Marco Ricci è l’arbitro designato per la partita tra Fermana e Sudtirol. Il fischietto ha risposto ‘presente’ alla chiamata del designatore nonostante il grave lutto che lo ha colpito pochi giorni prima per la morte del padre. Ha condotto la gara con professionalità poi al termine dell’incontro non ce l’ha fatta più ed è scoppiato in lacrime per il dolore.
A cura di Maurizio De Santis
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L'arbitro Marco Ricci decreta la fine della partita e scoppia in lacrime. Ha ancora il fischietto nella mano sinistra quando si porta la destra sul viso per asciugare gli occhi. E' fermo in mezzo al campo, capo chino, singhiozza e nasconde il viso per celare il pianto mentre le squadre si dirigono verso le panchine e imboccano il tunnel verso lo spogliatoio. Non ce la fa a trattenersi, l'emozione è più forte di lui ed esplode nel momento più imbarazzante, davanti a tutti. I calciatori della Fermana e del Sudtirol (fino a poco prima in campo per il match del campionato di Serie C) assistono stupiti, sugli spalti il pubblico si chiede cosa sia successo. Per il signor Ricci, invece, è stata una liberazione: quello sfogo lo ha aiutato a lasciar scorrere via tutto il dolore che aveva dentro di sé e che aveva represso.

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Perché piangeva? Pochi giorni prima aveva subito un lutto gravissimo: era morto suo padre. Da una notizia del genere nessuno si riprende in fretta, ad alcuni capita addirittura che per elaborare un lutto servano anni. Nonostante tutto, l'arbitro non ha voluto mancare al proprio dovere e ha risposto ‘presente' alla chiamata del designatore dirigendo la partita con una condotta quasi perfetta, senza sbavature né errori di valutazione clamorosi. Ha tenuto i nervi saldi per 90 minuti, mostrando applicazione e professionalità, lasciando la mente sgombra da ogni cosa e quando tutto è finito quel tappo che aveva messo all'anima è stato spazzato via dalle emozioni e dall'umanità che hanno preso il sopravvento su tutto.

Quel dolore fortissimo è esploso e lo ha sopraffatto. Impossibile resistere. Perché avrebbe dovuto? L'arbitro Ricci s'è ripreso, ha chiesto scusa ai suoi collaboratori, ai dirigenti e ai giocatori delle due società e quando ha spiegato la ragione di quel pianto ha ricevuto conforto, incoraggiamento e un abbraccio sincero.

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