Arbitri contro la Figc: le bombolette spray sono scadenti
Un’incredibile polemica è scoppiata tra gli arbitri e la Federcalcio. I fischietti italiani si sono infatti lamentati ufficialmente delle bombolette spray ricevute in dotazione dalla Figc. Un arbitro a un’agenzia di stampa italiana senza mezzi termini ha detto: ‘Queste bombolette fanno schifo’. Il designatore della Serie A Domenica Messina in una dettagliata relazione tecnica ha protestato sollevando il problema, documentato anche da immagini televisive dell’ultima giornata di campionato. Le bombolette vengono utilizzate per segnare la posizione del pallone e la distanze delle barriere, ma la schiuma scompare dopo pochi secondi e per molti arbitri questo è un problema enorme.
Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi ha condiviso la lettera di Messina e ha contestato la scelta fatta recentemente dal direttore generale della Figc Michele Uva delle bombolette ‘vanishing spray’. L’Aia voleva seguire la linea Fifa e Uefa e stava cercando un altro prodotto ritenuto il migliore sul mercato, e voleva acquistarne 5mila pezzi! Gli arbitri inoltre sostengono che il cambiamento del fornitore scelto porta si a un risparmio di poche migliaia di euro, ma sta creando disagi e preoccupazioni per tutti gli arbitri.
Dai Mondiali del 2014 la bomboletta è uno strumento tecnico fondamentale per i direttori di gara che hanno anche ricordato ciò che è scritto nel regolamento, secondo cui: ‘la schiuma per segnare pallone e distanza della barriera deve durare sul terreno di gioco da un minimo di un minuto a un massimo di tre, e poi auto dissolversi senza lasciare tracce’. Ma come detto le bombolette della discordia scelte dalla Federazione durano giusto una decina di secondi. Nicchi inoltre nella missiva ha rivendicato l’autonomia dell’Aia nelle scelte che riguardano tutta l’attrezzatura tecnica.
