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Appiano si trasforma in ‘Suning Training Centre’, l’Inter parla sempre più cinese 

Lo storico centro sportivo di allenamento ‘Angelo Moratti’ (conosciuto dai più semplicemente come ‘la Pinetina’) ha cambiato nome e look. Si chiamerà con il nome dell’azienda madre della famiglia Zhang, i nuovi proprietari nerazzurri. Scritte in italiano, in inglese e in cinese campeggiano ovunque, per promuovere il marchio nel mondo. E stasera a San Siro, ci saranno anche i proprietari al gran completo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Cina è sempre più vicina a Milano. Mentre in casa Milan si attende marzo per il tanto decantato closing che vedrà il passaggio di consegne dalla famiglia Berlusconi alla cordata asiatica che ne preleverà la maggioranza delle azioni, all'Inter il nuovo corso già iniziato da tempo. E in questi giorni, la nuova proprietà, il Suning Group ha deciso di mettere il proprio marchio a fianco di quello del club nerazzurro. Ovunque, sulle magliette, sui siti, sugli account ufficiali, nelle conferenze stampa, a San Siro.

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E anche nello storico centro di allenamento, la Pinetina, intitolato ad Angelo Moratti che da ieri si chiamerà – a tempo indeterminato – Suning Center. E proprio il nome della nuova proprietà campeggia, a ricordo che la proprietà cinese ha intenzione di fare le cose in grande. Subito da un punto di vista economico e imprenditoriale, con calma sul piano sportivo e calcistico in particolare.

La Cina avanza, ma a livello sportivo non ci siamo

Zhang Jindong lo aveva detto da tempo: l'Inter con Suning diventerà una potenza economica e calcistica a livello mondiale. Per il momento da un punto di vista sportivo si è in alto mare, con l'addio a Mancini prima a de Boer poi, l'avvento di Pioli che appare come un traghettatore di passaggio in attesa di Simeone. Progetti che faticano a prendere corpo e dare un'idea sulla rotta da seguire a lungo termine. Con una stagione semi compromessa, un'eliminazione imbarazzante in Europa e la rincorsa ad un posto al sole in campionato.

Il progetto commerciale di Zhang

Da un punto di vista commerciale e di marketing è tutta un'altra storia. Suning ha fatto la voce grossa da subito con Pirelli, Nike e gli altri sponsor dettando le proprie condizioni. Detto, fatto. Il nome della società di Zhang ha messo in un angolo gli altri storici partner nerazzurri. Sulle magliette da allenamento, sulle divise, sui cappellini, su tutto campeggia la scritta ‘Suning'. Il Centro sportivo la Pinetina è diventato nel giro di un giorno il ‘Suning Training Centre': chi lo guarda adesso stenta di vedere la stessa struttura di qualche tempo fa.

Suning avanza, questione di marketing

Appiano sembra essere diventato una succursale di un centro commerciale degno di China Town: ovunque c'è la scritta Suning, semmai qualcuno si dimenticasse del marchio dell'azienda madre della famiglia Zhang. Scritte in Italiano, in inglese e  – ovviamente – in cinese. Tutto trilingue, per agevolare giocatori nostrani, gli stranieri e i proprietari ma soprattutto perché le dirette tv e le immagini che hanno già fatto il giro del mondo via social e web, possano essere ben comprensibili a qualsiasi mercato voglia investire sulla nuova creatura nerazzurra.

Proprietari a San Siro per Inter-Lazio

Zhang ha anche deciso di non perdersi tanta magnificenza, volando e sbarcando a Milano in giornata, per assistere a San Siro all'ultima del 2017 contro la Lazio, stasera e soprattutto incontrare i suoi nuovi dipendenti nerazzurri ai quali ha anche rivolto un discorso da presidente in pectore: "Sono arrivato questa mattina direttamente dalla Cina, dove tutti aspettano la partita contro la Lazio. Dobbiamo essere uniti per l'ultima sfida del 2016. Il Gruppo Suning sostiene al 100% l'Inter, dobbiamo vincere questa sera, prima di godere di una meritata sosta".

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