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Dimissioni Conte: il condottiero che con la Juventus ha dominato in Italia (foto)

Il tecnico lascia dopo tre anni di incredibili successi con tre scudetti consecutivi e due Supercoppe italiane. L’unico neo, l’Europa. E proprio qui si celerebbero i motivi del divorzio: incomprensioni e divergente sul mercato attuale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dissapori, motivazioni, ambizioni

Non si sa ancora il reale motivo per cui il matrimonio tra Antonio Conte e la Juventus si sia interrotto in una notte di mezza estate dopo che da entrambe le parti si era tentato – riuscendo, forse solo in apparenza – di ricucire gli strappi che avevano lacerato la festa del terzo scudetto consecutivo. Molti in queste ore ci stanno provando a dare spiegazioni e un motivo a ciò che resta inspiegabile, almeno finché uno dei diretti interessati non avrà voglia (interesse?) a parlarne. Il mondo del calcio italiano, di certo non sarà più lo stesso: una doccia gelata ha sconvolto la geografia del nostro pallone: chi andrà ad occupare la panchina più ambita e delicata della serie A? Chi si vestirà d'Azzurro per il dopo Prandelli? E poi ancora, chi ha tradito chi? E chi ne uscirà sconfitto da tutta questa vicenda? Domande le cui risposte sono ancora sepolte dalla sorpresa ma che non tarderanno ad arrivare visto che il tempo è già tiranno. La Juventus ha esigenza di iniziare la stagione programmando mercato e ritiro estivo con una guida tecnica immediata; il prossimo 11 agosto ci sarà la nomina del presidente FIGC e del Commissario Tecnico azzurro.

Addio al condottiero, si riparte da zero

Incredibile ma vero, Antonio Conte e la Juventus si separano e da oggi, in maniera tanto repentina quanto ufficiale, le strade del club più titolato in Italia e uno dei tecnici più vincenti di sempre si separano. Il futuro al momento resta una incognita, un'ipotesi che nessuno vuole affrontare a caldo. La società bianconera ha salutato il suo ‘comandante' attraverso una lettera aperta di Andrea Agnelli  pubblicata sul sito juventino in cui il presidente ringrazia Conte e promette ai propri tifosi che pur ripartendo da zero, la Juventus vestirà comunque il ruolo di favorita assoluta e squadra da battere. Parole doverose, forse sentite, di certo frasi che hanno provato a lenire immediatamente la ferita apertasi con l'addio improvviso di chi in questi ultimi tre anni ha esaltato i tifosi vincendo tutto ciò che c'era da vincere, ripetutamente, in Italia, tra Supercoppe e tricolori, cacciando definitivamente nel dimenticatoio gli anni orribili del dopo Calciopoli.

L'inizio del sogno: 31 maggio 2011 e il primo tricolore

La storia di Antonio Conte con la Juventus inizia il 31 maggio 2011 quando firma un contratto biennale con la Juventus, che lo legherà alla società torinese in un primo momento fino al 30 giugno 2013. Un ritorno in pompa magna dopo gli abbi vissuti da giocatore in bianconero, dove ha vinto tutto in tredici anni, e averne indossato la fascia di capitano dal 1996 al 2001. Conte fa subito sul serio: con la vittoria esterna a Lecce dell'8 gennaio 2012, entra nella storia della Juventus eguagliando il record storico della stagione 1949-1950 con 17 risultati utili consecutivi dalla prima di campionato. Una settimana più tardi, supera il record stabilendone uno nuovo, di 18 risultati utili consecutivi dall'inizio del campionato.  Il 6 maggio 2012 vince il suo primo campionato da allenatore e l'11 agosto 2012, a Pechino, vince la prima Supercoppa Italiana da allenatore battendo il Napoli 4-2.

Gli ultimi due scudetti, il rinnovo e l'addio finale

Il 5 maggio 2013 bissa il successo dell'anno precedente vincendo il secondo scudetto consecutivo alla guida della Juventus con 3 giornate di anticipo, diventando così il quinto allenatore alla guida della squadra capace di vincere due scudetti nei primi due anni. Insieme a lui, Carcano (1930-1931 e 1931-1932), Parola (1959-1960 e 1960-1961), Vycpálek (1971-1972 e 1972-1972) e Trapattoni (1976-1977 e 1977-1978). Il 18 agosto 2013 vince la sua seconda Supercoppa italiana battendo la Lazio per 4-0 allo Stadio Olimpico di Roma. Nella stagione 2014, l'ultima, conduce la Juventus alle semifinali di Europa League, eliminato dal Benfica. Il 4 maggio 2014, in virtù della sconfitta della Roma contro il Catania, vince il suo terzo titolo nazionale consecutivo, stabilendo record storici come i 102 punti in campionato e le 19 vittorie su 19 in casa. Il 19 maggio 2014, tramite un tweet sulla pagina ufficiale Twitter della Juventus, viene riconfermato come allenatore per la stagione 2014-2015 fino al 15 luglio seguente, quando risolve il contratto con la Vecchia Signora per divergenze di mercato.

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