Anniversario unità d’Italia: la storia dei 4 Mondiali vinti dagli azzurri
Oggi è il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, e per ricordare questo importante avvenimento della storia del nostro paese andiamo a rivisitare i 4 Mondiali vinti dagli azzurri. Nel 1934 arrivò il primo trionfo. L'Italia di Pozzo conquistò l'allora coppa Rimet giocando da padrona di casa, e non mancarono le polemiche per alcuni arbitaggi. Da questo punto di vista il calcio non è mai cambiato! L'Italia stava infatti vivendo la dominazione fascista, e lo stesso Mussolini diede grande importanza al calcio, che divenne un importante veicolo trainante e propagandistico per riunire la nazionale italiana sotto un'unica bandiera, quella del tricolore.
L'Italia vinse agevolmente la prima partita contro gli Stati Uniti per 7-1, mentre nella seconda gara contro la Spagna il punteggio fu di 1-1. A quei tempi non esistevano supplementari nè rigori, semplicemente in caso di parità si rigiocava la partita. Nel replay gli azzurri di Pozzo si imposero per 1-0, e arrivò la semifinale con l'Austria. C'era una clima tale di favoritismo verso l'Italia che il tecnico austriaco Meisl dichiarò polemicamente: "Temo l'Italia, ma molto di più l'arbitro". Gli azzurri vinsero 1-0 con un gol molto dubbio. In finale battè la Cecesolovacchia, ribaltando il risultato dallo 0-1 al 2-1.
Nel 1938 l'Italia, sempre allenata da Pozzo, si presentò ai Mondiali in Francia da campione in carica e con l'oro olimpico conquistato due anni prima. Gli azzurri batterono con difficoltà la Norvegia alla prima partita, per poi superare con un secco 3-1 i padroni di casa della Francia. In semifinale ebbero la meglio sul Brasile per 2-1. In una finale spettacolare l'Italia battè per 4-2 l'Ungheria, conquistando la seconda Coppa Rimet.
L'Italia dovette aspettare ben 44 anni prima di tornare sul tetto del mondo, quando i ragazzi dell'82 divennero campioni nuovamente. Bearzot, ct di quella nazionale, fu subissato di critiche per il gioco poco spettacolare. Per l'Italia quella di Spagna '82 sembrava essere un'apparizione fugace, invece il "Vecio"seppe plasmare un gruppo granitico che si esaltò nelle difficoltà.
Il primo girone di qualificazione, piuttosto semplice sulla carta, fu decisamente anonimo. Gli azzurri conquistarono 3 pari con squadre modeste: 0-0 contro la Polonia, e doppio 1-1 contro il Perù ed il Camerun. Gli azzurri passarono grazie alla differenza reti, ma nel secondo mini-girone trovarono Brasile ed Argentina. L'eliminazione sembrava scontata, invece i ragazzi di Bearzot sconfissero 2-1 l'Argentina di Maradona, e 3-2 il Brasile. In questa seconda fase si scatenò Paolo Rossi, autore di una tripletta contro i verdeoro.
Lo stesso Rossi fu autore della doppietta che in semifinale regolò la Polonia. In finale contro la Germania Ovest l'Italia si impose per 3-1. Indimenticabile l'urlo di Tardelli, mediano di rottura che trovò gloria in quella magica notte al Bernabeu di Madrid segnando il 2-0. La nazionale conquistò il terzo titolo sotto lo sguardo benevolo del compianto presidente Pertini.
L'Italia dovette aspettare altri 24 anni per tornare in cima al mondo, nel 2006 toccò ai ragazzi di Lippi compiere l'impresa. Anche in quel caso il calcio italiano fu investito da una bufera di critiche per lo scandalo Calciopoli. Ed anche in quel caso gli azzurri seppero compattarsi e trarre forza dalle polemiche. Nella prima partita l'Italia superò 2-0 il Ghana, poi impattò 1-1 contro gli Stati Uniti. Decisiva fu la partita contro la Repubblica Ceca, vinta per 2-0 dagli azzurri.
Negli ottavi l'Italia superò l'Australia grazie ad un rigore di Totti negli ultimissimi minuti, per poi superare agevolmente 3-0 l'Ucraina ai quarti. In semifinale la truppa di Lippi superò i padroni di casa della Germania grazie ad un finale al cardiopalmo coi gol di Grosso e Del Piero, mettendo in mostra una difesa granitica ed invalicabile guiata da Buffon e Cannavaro.
In finale l'Italia incontrò la Francia, vera e propria bestia nera degli azzurri. Al gol di Zidane su rigore rispose Materazzi dopo pochi minuti. Gli autori dei due gol furono protagonisti della famosa testata nei tempi supplementari. Zizou colpì il difensore italiano con una capocciata in pieno petto, e fu espulso. Alla lotteria dei rigori l'Italia fu infallibile, e negli occhi di tutti i tifosi italiani c'è ancora quella corsa infinita di Grosso che segnò il quinto rigore che regalò il quarto titolo mondiale agli azzurri.