Anigo: “Prima del match con il Napoli ho pensato al suicidio”
José Anigo è stato un buon difensore che tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90 ha calcato i campi di Francia, poi ha iniziato la carriera da allenatore, nel 2004 con Drogba in campo portò l’Olympique Marsiglia fino alla finale della Coppa Uefa e la stagione successiva divenne il direttore sportivo dell’unico club francese capace di vincere la Champions League. Con questo incarico Anigo si è tolto tante soddisfazioni, perché il Marsiglia negli ultimi anni è tornato ad essere una grande squadra. La vita di Anigo purtroppo è cambiata il 5 settembre scorso quando il figlio Adrien è stato ucciso in un regolamento dei conti.
Anigo ha continuato a svolgere il suo lavoro, ma la sua vita naturalmente non è stata più la stessa e addirittura una sera di ottobre proprio in Italia a Napoli ha pensato al suicidio: “Quando siamo stati con la squadra del Marsiglia in trasferta a Napoli, ho pensato al suicidio per unirmi di nuovo a mio figlio Adrien. Ero sulla terrazza dell’albergo e ho guardato giù. Ho sentito la mia vita appesa ad un filo perché volevo buttarmi. Poi ho capito che non potevo lasciare la mia famiglia.”
Anigo nell’intervista rilasciata a Foot01 ha parlato anche dei rimpianti che ha avuto nell’educazione del figlio Adrien che avrebbe voluto seguire molto di più nel suo percorso di vita: “Io mi sono occupato troppo del mio lavoro. Io non ho visto mio figlio crescere. Questo è il mio più grande rimpianto e l’ho abbandonato e così è andato incontro al suo tragico destino.”. Anigo la scorsa primavera ha lasciato la panchina del Marsiglia ed ha lasciato anche il ruolo dirigenziale perché: “A Marsiglia non riuscivo a vivere più. Tutto mi ricordava mio figlio.”
