Andreazzoli: “Tra Zeman e il gruppo non è scattata la scintilla”

La cura Andreazzoli in casa Roma sta portando i primi risultati. La formazione giallorossa dopo l’esonero di Zeman e la sconfitta rocambolesca in casa della Samp, ha portato a casa due ottime vittorie contro la Juventus e in casa dell’Atalanta. Il neotecnico della formazione capitolina ai microfoni di Radio Anch’io Sport, ha espresso il suo punto di vista sui motivi del fallimento del progetto Zeman, dovuto all'assenza di una "reazione chimica" tra il boemo e i calciatori giallorossi. Un modo delicato per evidenziare il rapporto non idilliaco all'interno dello spogliatoio:
All'interno di un gruppo di lavoro è necessario che scocchi quella scintilla, che nasca quella chimica senza la quale le cose non funzionano. Forse con Zeman è mancato qualche elemento e quindi le situazioni poi non si sono compiute come si voleva. E' anche vero che Zeman, in alcuni casi, ha espresso un calcio meraviglioso, ci sono state gare nelle quali abbiamo annichilito gli avversari ottenendo anche buoni risultati. E' stata questa alternanza di risultati che ci ha penalizzato
Il mister giallorosso conosce alla perfezione l’ambiente romano, un fattore che potrebbe rivelarsi vincente per la formazione del patron Pallotta per creare un gruppo vincente:
Ma io sono stato facilitato nel mio lavoro alla Roma perchè da 8 anni vivo a Trigoria. Abito e dormo direttamente nel centro sportivo, conosco vita, morte e miracoli dell'ambiente. I problemi da risolvere non riguardavano solo la squadra, abbiamo creato un bel gruppo di lavoro. Quella famosa chimica che deve essere presente all'interno di uno spogliatoio ha cominciato a funzionare
Nonostante la Roma abbia confermato il tecnico fino al termine della stagione con un’opzione per la prossima, continuano i rumours su eventuali successori di Andreazzoli. Voci che non disturbano l’allenatore:
Assolutamente tranquillo, io so benissimo quale è il mio ruolo all'interno e cerco di svolgerlo al meglio. La società prenderà le sue decisioni in assoluta tranquillità e io le accetterò. E' normale che gli interessi sono molti, c'è voglia di stupire, di fare cose eclatanti, ma io so che sto lavorando per una società che ha capacità di critica rispetto al lavoro che si fa. Quindi aspettiamo, vediamo, senza nessuna pressione. Non so che piega prenderà la cosa, ma al momento mi diverto. Io godo a fare questo lavoro. Sto facendo un lavoro più soddisfacente perchè sono in prima linea, decido io, ma per me non è cambiato niente. Magari cambierà in futuro, ma non dipende da me. Se cambierà sarò felice di interpretarlo in maniera diversa.
Andreazzoli ha avuto il merito di recuperare giocatori importanti a partire dal portiere Stekelenburg e De Rossi finiti in panchina con Zeman:
Stekelenburg? Lo vedo lavorare tutti i giorni, vedo l'entusiasmo che ci mette, è rinato e perfettamente inserito. Se noi abbiamo battuto la Juventus gran parte del merito è dell' importantissima parata che ha fatto sulla punizione di Pirlo. E' stato decisivo perchè andare in svantaggio poi avrebbe cambiato gli equilibri della gara. E anche ieri a Bergamo si è messo in mostra facendo una grande parata. Credo stia dimostrando il suo reale valore. Per De Rossi è solo questione di tempo, non è stato bene fisicamente ma nonostante questo è riuscito a fare prestazioni all'altezza grazie al cuore e alle capacità tecniche. Ma sappiamo che non è al top, tra 2-3 settimane tornerà ad essere il campione che è sempre stato.