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Andrea Masiello confessa: “Minacciato dalla mafia a Bari”

Si allargano gli scenari nello scandalo del calcioscommesse. L’ex difensore del Bari, ora all’Atalanta, confessa negli interrogatori che lo hanno visto protagonista.
A cura di Mattia Sparagna
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Incredibile retrocescna nell'inchiesta del Calcioscommesse. Andrea Masiello, attuale difensore dell'Atalanta ma con un passato al Bari, è stato interrogato e ha rilasciato importanti dichiarazioni. Secondo il calciatore dietro alcune partite truccate ci sarebbe la mafia e la criminalità organizzata visto che anche lui è stato minacciato da questa.

Scottanti rivelazioni di Andrea Masiello nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse che ha investito e sta tuttora investendo il calcio italiano. L'ex difensore del Bari ha detto agli inquirenti di essere stato minacciato dalla mafia e alla criminalità organizzata. Molto spesso lui, e qualche altro compagno, è stato avvicinato da personaggi vicini a clan criminali che gli imponevano di truccare delle partite. Il filone delle indagini dunque si allarga e quello che fino ad ora era solo un'ipotesi sembra diventare una verità acclarata. La definitiva svolta alle indagini l'ha data Andrea Masiello con le sue rivelazioni che hanno tirato in ballo i vertici della criminalità organizzata, intenta a truccare diverse partite anche di Serie A e Serie B.

Particolari scottanti e dichiarazioni scioccanti sembrano emergere dai verbali (giustamente secretati) degli interrogatori di Masiello. L'ex barese ha detto chiaramente che, in più di un'occasione, si sarebbero presentati al campo di allenamento del Bari o sotto casa dei giocatori stessi alcuni esponenti della criminalità organizzata barese per offrire soldi in cambio di partite taroccate. o stesso Masiello ha ammesso di aver ricevuto una somma vicina agli 80.000 euro per truccare la sfida col Palermo (poi non andata a buon fine per colpa di un errore di Fabrizio Miccoli dal dischetto). Non è stata quella l'unica occasione, infatti pare che Masiello sia implicato (come da lui stesso ammesso) in altre tre partite "aggiustate": contro Chievo, Roma e Sampdoria (tutte e 3 le volte il Bari ha perso).

La persona che portava i soldi ai giocatori (una sorta di "corriere") era un sedicente infermiere vicino al Clan Parisi, un certo Agostino Iacovelli, che però veniva spesso accompagnato da loschi individui anche di zingari. Oltre alle dichiarazioni scottanti, Masiello avrebbe ato una mano agli inquirenti nel riconoscere alcuni soggetti implicati nello scandalo del calcioscommesse: l'ex barese avrebbe riconosciuto Ilievski presente in un Lazio-Genoa, partita sotto la lente d'ingrandimento. In sostanza pare chiaro che Bari è uno degli "epicentri" di tutto lo scandalo visto che oltre a Masiello anche Micolucci, Gervasoni e Carobbio (tutti protagonisti negativi della faccenda) hanno militato nelle fila biancorosse. Adesso, l'ultimo atto della faccenda riguardante Masiello, sarà l'interrogatorio a cui lo sottoporrà Stefano Palazzi.

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