Andrea Mandorlini canta “Ti Amo Terrone”, lo sfotto’ contro i meridionali del tecnico dell’Hellas Verona, video

Per usare un eufemismo si potrebbe dire che c'è stato un "simpatico siparietto" tra Andrea Mandorlini, tecnico dell'Hellas Verona, e gli ultras della stessa società durante la presentazione della nuova squadra per il prossimo campionato di Serie B. L'allenatore ravennate ha intonato un coro della Curva gialloblu "Ti amo terrone".

NON UN SEMPLICE SFOTTO' – Si potrebbe pensare ad un goliardico sfottò, certo è che un tesserato di una società della serie cadetta, oltretutto importante come l'Hellas, potrebbe evitare anche gesti che seppur simpatici possono fomentare le teste più calde. E' risaputo che tra la tifoseria gialloblu ci sono elementi inclini ad un certo tipo di atteggiamento, soprattutto per quanto riguarda l'espressione di odio razziale, sia nei confronti di extracomunitari che meridionali. Il coro "Ti amo terrone" intonato da Mandorlini, con l'aiuto dei tifosi, è dunque leggermente di cattivo gusto anche se fatto per gioco; ovvero anche se gli ultras di tutte le società (chi più chi meno) sono inclini alla creazione di cori offensivi, sarebbe bene che chiunque eviti di fomentare tifosi troppo caldi, specie se si parla di certi temi. Una parte dei sostenitori dell'Hellas si "distinse", qualche stagione fa, per un macabro tipo di protesta: la curva era contraria all'acquisto di un giocatore di colore e così pensarono bene di appendere per il collo un fantoccio nero, proprio sotto la curva dello stadio Bentegodi.

I "TERRONI" SCHERZANO – Con molta intelligenza e senso dell'umorismo i "terroni" che militano con la maglia gialloblu che sul campo sono stati gli artefici del ritorno dell'Hellas Verona in Serie B, sono stati allo scherzo e lo hanno accolto con il sorriso sulle labbra. Gennaro Esposito (centrocampista originario di Napoli) e Domenico Maietta (difensore nativo di Cariati, provincia di Cosenza) che hanno rivestito un ruolo da protagonisti nella risalita della squadra veneta tra i cadetti, hanno dovuto sorbirsi il coro. Da sottolineare il comportamento di Mandorlini che sicuramente non voleva incitare all'odio verso i meridionali ma probabilmente poteva stare più attento ed evitare di infuocare i caldi animi della tifoseria veronese che ha subito proposto altri tipi di cori come "Salerno, Salerno vaffa….".