Anderson e Luis Alberto al top. Ma quanto pesano i gol dei difensori
Vince 2-0 la Lazio di Simone Inzaghi sul campo della Dinamo Kiev e si qualifica ai quarti di finale di Europa League. Dopo il 2-2 dell'andata ai biancocelesti bastano le reti di Lucas Leiva e Stefan de Vrij per avere la meglio degli ucraini in una partita rimasta aperta fino alla fine per la scarsa vena di Ciro Immobile che ha insolitamente sprecato tantissime occasioni.
Per il brasiliano si tratta del secondo gol consecutivo mentre per l'olandese è la quinta realizzazione stagionale con soli 5 tiri in porta effettuati. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida dell'Olimpiyskiy Stadium tra la Dinamo Kiev di Aleksandr Khatskevich e la Lazio di Simone Inzaghi.
Top, chi può sorridere e perché
Imprendibile Felipe Anderson
Superati i problemi con Simone Inzaghi, Felipe Anderson torna ad essere l'uomo faro dell'attacco biancoceleste. Quando il brasiliano prende il pallone riesce sempre a saltare il diretto avversario creando superiorità numerica e continua apprensione alla retroguardia della Dinamo Kiev. I suoi spunti palla al piede sia sulla corsia destra che su quella mancina mandano in crisi i laterali ucraini e i suoi assist regalano ai compagni numerose occasioni da gol non concretizzate solo per la non grande serata del capocannoniere Ciro Immobile.
Luis Alberto: la mezzala di qualità
Anche quando è chiamato a giocare da mezzala e non da trequartista Luis Alberto riesce a dare alla Lazio il suo enorme contributo in termini di qualità. Sostituire l'infortunato Sergej Milinkovic – Savic non è di certo semplice, ma lo spagnolo interpretando il ruolo in maniera completamente diversa rispetto al serbo è determinante. Sono le sue illuminanti intuizioni a dare il via alle azioni più pericolose create dai biancocelesti ed è lui ad orchestrare la manovra degli uomini di Inzaghi senza perdere mai il pallone. Il resto lo fa da calcio d'angolo: dal suo piede parte il pallone che permette a Leiva di portare in vantaggio la Lazio, e poi, sempre da corner, calcia diverse volte verso la porta impegnando il portiere ucraino.
Leiva: la ‘testa' della Lazio
Sblocca una partita nella quale la Lazio pur attaccando con grande continuità sembrava non riuscire a scardinare il fortino messo su dagli ucraini. Ci pensa il brasiliano Lucas Leiva, di mestiere interditore, a battere, di testa su perfetto calcio d'angolo di Luis Alberto, un non perfetto Denys Boyko e cambiare l'inerzia della partita e della qualificazione ai quarti di finale. Alla fondamentale rete l'ex Liverpool aggiunge il consueto ottimo apporto in termini di palloni recuperati, limitando al minimo gli errori in fase di impostazione, alla luce di ciò non poteva non finire tra i migliori in campo di questo match.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Disastro Pivaric
Di certo non è facile difendere quando la Lazio ti costringe nella tua metà campo ma di certo il terzino sinistro della Dinamo Kiev poteva fare molto meglio di così. Josip Pivaric viene costantemente surclassato dagli esterni biancocelesti con Patric libero di fare il bello e il cattivo tempo su quella corsia. Solo una prestazione non perfetta dello spagnolo (che si divora anche un gol clamoroso a porta vuota) migliora la situazione per il laterale croato che però quando Immobile o Felipe Anderson si spostano dalla sua parte va continuamente in crisi.
Shepelev troppo timido
Doveva essere la diga per arginare il palleggio della Lazio, almeno nelle intenzioni del suo allenatore, e invece Volodymyr Shepelev si ritrova a far da spettatore allo show di Felipe Anderson e Luis Alberto venendo puntualmente saltato senza troppa difficoltà dai due funamboli biancocelesti. La situazione non cambia per il 20enne cresciuto nel settore giovanile della Dinamo in fase di impostazione, nella quale viene cercato pochissimo dai compagni.
Quanti sprechi per Immobile
Se sei Ciro Immobile, fin qui in stagione in tutte le competizioni hai realizzato 34 gol in 36 presenze, e sei in lizza con i migliori bomber d'Europa per la conquista della Scarpa d'Oro, non puoi permetterti di sbagliare così tante occasioni da rete come quelle avute dal centravanti biancoceleste in questa partita. In una gara così importante è stata solo la scarsa vena dell'attaccante campano a tenere aperta fino alla fine una gara che gli uomini di Inzaghi hanno dominato in lungo e in largo.