Ancora Destro: l’Inter messa in ginocchio dal proprio passato
Mattia Destro è finalmente tornato a far parlare di se nel momento più importante per lui e per la squadra giallorossa. Dopo un lunghissimo stop e le molte incomprensioni dell'era Zeman, il giovane attaccante giallorosso ha di fatto deciso il cammino della Roma in Coppa Italia, portando i capitolini prima alla semifinale contro l'Inter, poi alla finalissima contro la Lazio nel derby all'Olimpico del prossimo 26 maggio che vale la Coppa Italia 2013. E tutto a suon di gol, il suo pane quotidiano dalla tenera età di 14 anni.
Dalla geniale intuizione alla prematura cessione – Proprio a quell'età, gli osservatori nerazzurri lo prelevarono nel 2005 dall'Ascoli dove aveva iniziato a tirare i primi calci al pallone. Da allora, Destro non si è più fermato malgrado l'Inter non abbia creduto fino in fondo in lui. Se infatti bisogna dar merito alla geniale intuizione di aver trovato quel piccolo ragazzino che sapeva dare del tu al pallone con un fiuto da campione in area di rigore, dall'altro i responsabili del settore giovanile interista ancor oggi devono cospargersi il capo di sale per essersi fatti sfuggire un bomber purosangue che oggi, all'età di 22 anni è pienamente nel giro della Nazionale e tra i migliori giovani attaccanti italiani. I prodromi c'erano tutti: con i Giovanissimi e gli Allievi nazionali, Destro aveva vinto due scudetti. Era diventato anche capocannoniere di quella squadra Primavera ricca di campioni che verranno come Davide Santon, Joel Obi e Luca Caldirola. Vincendo anche uno strepitoso Torneo di Viareggio nel 2008.
Ma tutto non è bastato per arrivare in prima squadra.
Re di Coppa – Destro, infatti, è stato prima ceduto in comproprietà e poi ceduto definitivamente, al Genoa nel 2010 dove la società di Preziosi ha avuto il merito di dargli una maglia da titolare in prima squadra. Con l'Inter non ha mai giocato nemmeno un minuto di gioco, mentre con quella del Grifone si è guadagnato i galloni prima per passare al Siena nel 2011 diventandone la punta titolare, poi nel 2012 entrato in una trattativa milionaria di mercato che l'ha visto arrivare nella Capitale giallorossa per 11,5 milioni (tanto è costato alla Roma il riscatto definitivo). Da lì, il trampolino per la Nazionale, dove dopo la classica trafila Under17 e Under19, è entrato nel giro dell'Italia di Prandelli che lo sta monitorando in vista di Brasile 2014. In tutto questo, mentre in campionato ha stentato a trovare posto, causa anche un infortunio, lega la sua avventura giallorossa diventando il trascinatore della Roma in Coppa Italia. Segna ai supplementari contro la Fiorentina il gol che permetterà ai capitolini di accedere alla semifinale contro l'Inter. E contro i nerazzurri replica, prima nel 2-1 dell'Olimpico, poi con la doppietta a San Siro nel 2-3 che condanna i nerazzurri ad una uscita anticipata da tutti gli obiettivi stagionali. Mentre la Roma si appresta a vivere il derby più importante, il prossimo 26 maggio all'Olimpico per la finalissima contro la Lazio. Nella speranza di vincere e conquistare la stella d'argento della decima Coppa Italia della sua storia. Nel segno di Destro, ovviamente.