Ancelotti, guanto di sfida alla Juve: “A Napoli per vincere lo scudetto”
Carlo Ancelotti crede nel suo Napoli e nella possibilità di interrompere il dominio della Juventus che dura da 7 anni. L'allenatore emiliano che ha raccolto l'eredità di Maurizio Sarri esalta le qualità della sua squadra che ha iniziato la stagione nel migliore dei modi vincendo all'esordio in Serie A sul campo della Lazio. Ora la prima al San Paolo contro il Milan di quel Gattuso che conosce bene, con l'obiettivo di centrare altri 3 punti per accrescere ulteriormente la consapevolezza nei propri mezzi.
Ancelotti al Napoli per vincere lo scudetto e battere la Juventus
In un'intervista esclusiva a Dazn che sarà disponibile integralmente domani sulla piattaforma di streaming live e on demand, Carlo Ancelotti ha rilanciato la sfida alla Juventus: il suo Napoli ha tutte le carte in tegola per vincere lo scudetto e interrompere l'egemonia di una Juventus ulteriormente rinforzatasi con l'arrivo del suo ex pupillo al Real Madrid Cristiano Ronaldo. Poche parole ma significative quelle di Carletto: "Lo scudetto? Il Napoli ha tanta qualità. Spero con le mie capacità di riuscire a portarla sul gradino più alto".
Perché Ancelotti ha scelto il progetto del Napoli
Stregato dal patron De Laurentiis e dalla città, l'allenatore ha ribadito ancora una volta i motivi che lo hanno portato ad accettare la panchina del Napoli. Un'occasione unica per tornare in grande stile in Serie A e provare a vincere ancora: "Sono venuto al Napoli perché volevo l'Italia e tornare a parlare italiano. In secondo luogo mi ha convinto il progetto della società". Un progetto che l'ex mister spera si riveli vincente".
Napoli-Milan, Ancelotti e la sfida con Gattuso
Il prossimo step sarà tutt'altro che semplice. Dopo il successo pesante all'Olimpico contro la Lazio, prima interna per il Napoli contro il Milan degli ex Higuain e Reina, e soprattutto di quel Gattuso legato ad Ancelotti da un rapporto di amicizia. E il tecnico di Reggiolo esalta Ringhio: "A livello caratteriale è sempre lo stesso. Lo si capisce da come gioca la sua squadra: attenta, ben organizzata, compatta, aggressiva; come era il Gattuso giocatore. Se me lo immaginavo allenatore? Per certi versi sì e per altri no, quello che portano avanti tutti quelli che fanno questo mestiere è la passione, e lui attraverso la passione è riuscito a costruire una grande carriera".