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Ancelotti allontana il Milan: “Ora mi riposo. L’esonero? Meglio tacere”

L’ex tecnico del Bayern Monaco, a margine di un incontro che si è svolto a Gerusalemme, ha dichiarato di volersi prendere dei mesi di tempo per ricaricarsi dopo il triste epilogo in Germania.
A cura di Alberto Pucci
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Carlo Ancelotti sta per rientrare in Italia. Dopo la clamorosa fine della sua esperienza a Monaco di Baviera, il tecnico di Reggiolo si è però prima concesso l'ennesimo bagno di folla a Gerusalemme, dove l'Ong "Assist for peace" gli ha organizzato un piacevole incontro (su un campo dal calcio) con alcuni bambini cristiani, musulmani ed ebrei.

Le prime parole di Carletto

Da sempre nel cuore di tutti i tifosi del Milan e accostato alla panchina rossonera, a causa del momento difficile di Vincenzo Montella, l'ex allenatore del Bayern ha però escluso un suo imminente ritorno sulla panchina milanista: "Per i prossimi 10 mesi mi riposerò – ha dichiarato "Carletto" – Non ho intenzione di allenare altre squadre. L'esonero? Meglio tacere. Piuttosto sono molto felice di essere qui. Un impegno che volevo assolutamente mantenere. I bimbi sono il nostro futuro".

Il veleno di Robben

Le parole di Carlo Ancelotti, sono arrivate a poche ore dall'ultima pesante dichiarazione di uno di quei giocatori che avrebbero organizzato la rivolta all'interno dello spogliatoio bavarese: Arjen Robben. Secondo il magazine tedesco "Kicker", l'olandese avrebbe contestato i metodi di allenamento dell'ex tecnico con una frase sibillina: "Nel campionato di D-Jugend (torneo giovanile dedicato ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, nel quale milita anche il figlio di Robben) si fanno allenamenti migliori di quelli tenuti da Ancelotti".

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Sacchi e la stoccata al Bayern

Nel momento del bisogno, Ancelotti ha però ricevuto la carezza del suo maestro Arrigo Sacchi: "L'esonero di Carlo? Sono dispiaciuto prima di tutto per il Bayern, che si è dimostrata una società come le altre mentre pensavo fosse diversa – ha dichiarato Sacchi a "La Politica nel Pallone" – Carlo ha fatto grandissime cose, ha vinto dappertutto e le sue squadre giocano un calcio positivo. Un suo ritorno al Milan? Lo vedrei bene dappertutto. Anche in Nazionale".

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