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Altro che giovani, il 5° scudetto porta la firma della vecchia guardia bianconera

Se è vero che il futuro passa dalle giocate di Pogba e Dybala, questo quinto scudetto porta il marchio dei terribili ‘vecchietti’ mai domi: Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Evra, Lichtsteiner, Marchisio. Su cui, appena ha potuto, si è sempre appoggiato Mister Allegri.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' vero, la Juventus sta lavorando per rinverdire la propria rosa in vista dei prossimi anni. Paratici e Marotta hanno iniziato a ringiovanire il gruppo di giocatori a disposizione di Allegri sin dall'estate scorsa chiamando a rapporto nuovi acquisti ‘green' come il francese Lemina, l'argentino Dybala, il brasiliano Alex Sandro, l'italianissimo Zaza. I prossimi su cui ha già messo le mani si chiamano Lapadula, Ganz, Mandragora. Tutti giovanissimi innesti che hanno preso o prenderanno il posto di ‘vecchietti' come Tevez, Vidal, Pirlo, Lichtsteiner. Ma il vero quid aggiunto dei bianconeri per questo quinto scudetto è stato però proprio la vecchia guardia, i giocatori d'esperienza, quelli che – davanti alle difficoltà – hanno saputo reagire e trovare la lettura giusta per superare i momenti bui. Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci. Ma anche Marchisio, Evra, Lichtsteinter tutti over 30, insieme a Mandzukic e Khedira 29enni non di primo pelo.

Non è un caso, non può esserlo, se il valore aggiunto di questa Juventus formato quinto scudetto porta il nome e gli anni di Gianluigi Buffon, 38 primavere sulle spalle e parate decisive per la conquista dell'ennesimo tricolore. E' lui l'emblema di una Juventus che non muore mai, partita malissimo a settembre, rinata nel derby contro il Torino, autrice di una super rimonta che l'ha portata al tricolore con tre giornate d'anticipo. Buffon capace di conquistare in stagione anche il proprio record di imbattibilità a coronamento di un'ennesima annata da incorniciare che lo catapulta a Euro2016 a difesa della porta azzurra.

Insieme all'estremo bianconero, la premiata ditta Barzagli-Chiellini-Bonucci insuperabile diga difensiva che – malgrado gli infortuni e le assenze disciplinari – ha dato sempre garanzia di tenuta. Con la duttilità e la rinascita di Barzagli passato dal rischio di chiudere la carriera anzitempo alla riconquista del posto sia in bianconero che in azzurro. La tenacia di Bonucci, capace no nsolo di difendere ma anche di realizzare gol pesantissimi, insieme al ‘gemello' Chiellini, eterno mastino da centro area. Con loro titolari la Juventus ha costruito il suo successo.

Così come con gli altri ‘vecchietti' che hanno costituito l'ossatura su cui si è appoggiato spesso Allegri. A partire da Evra e Lichtsteiner i due cursori di fascia titolari, il primo 35enne il secondo 32enne capaci di fare ancora la differenza quando richiesto, mettendo a sedere in panchina i più giovani e guizzanti (sulla carta) Alex Sandro e Cuadrado. O il ‘Principino' Marchisio oramai 30enne che – malgrado gli infortuni, l'ultimo dei quali non gli permetterà di giocare in Francia – ha sempre dato qualità a centrocampo. Così come l'esperto Khedira, 29enne arrivato infortunato e ritrovatosi a giocare in crescendo nella mediana bianconera. Mentre in avanti, tra i giovani in cerca di visibilità (gli ottimi Dybala, Morata e Zaza) si è fatto valere anche Mandzukic, 29 anni sulle spalle.

 
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