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Allenatore ferito con una borraccia: le scuse della società avversaria

In una partita del girone H della Seconda Categoria campana un allenatore è stato ferito con una borraccia dal portiere della squadra avversaria a fine partita e ha rischiato di perdere un occhio. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che nei campi di provincia sono ormai di routine ma questa volta la società dell’atleta colpevole ha deciso l’imminente svincolo del giocatore.
A cura di Vito Lamorte
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Dopo ogni domenica vi è la consueta conta degli episodi di violenza e immancabile l'episodio di spicco giunge anche questa settimana ma, questa volta, il finale sembra essere un po' diverso. A San Cipriano Picentino, provincia di Salerno, un allenatore di Seconda Categoria è stato ferito con una borraccia dal portiere della squadra avversaria a fine partita: si tratta del tecnico del Santa Maria 2012, Angelo Giuliano, che è stato colpito dal portiere della squadra avversaria con un contenitore ma nelle ore successive sono arrivate le scuse del dirigente della Real Filetta Pezzano, Fausto Pizzo.

I fatti risalgono all’ultimo match di campionato del girone H della penultima categoria dilettantistica disputatosi domenica su campo di San Cipriano Picentino, dove l’allenatore del Santa Maria 2012 ha riportato una ferita all’occhio dopo essere stato colpito da una dal portiere del Real Filetta Pezzano, Alessandro Di Mauro. Il tutto è successo mentre Giuliano stava festeggiando insieme ai suoi calciatori l’ennesima vittoria e subito dopo è scoppiato un parapiglia che è degenerato con il ferimento dell’allenatore, il quale è finito al suolo privo di sensi. In virtù del gesto compiuto dal proprio tesserato, il Real Filetta Pezzano ha comunicato non solo le proprie scuse agli avversari ma anche l’imminente svincolo di Di Mauro.

Non è il primo episodio e non sarà l'ultimo ma, rispetto ad altre situazioni di violenza verificatesi anche in categorie superiori con protagonisti calciatori o tifosi, subito la società interessata ha deciso di svincolare l'atleta che si era reso protagonista di questo gesto a dir poco sconsiderato. Quest'azione poteva portare a conseguenze ben peggiori ma, ormai, tutto sembra lecito nei campi di provincia e tutti si sentono tranquilli perché nella maggior parte dei casi non succede nulla.

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