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“Allenare la Nazionale sarebbe un sogno”, Mancini pronto per la panchina azzurra

L’attuale tecnico dello Zenit parla del suo possibile futuro in azzurro: “Credo che un giorno allenare la Nazionale possa essere una cosa straordinaria, di un prestigio enorme.Però, adesso, ho un contratto con lo Zenit, devo fare del mio meglio. Cercare di vincere ed è giusto che sia così. Quando uno è all’estero, senti sempre la mancanza del tuo Paese”
A cura di Marco Beltrami
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Un sogno. Ecco cosa rappresenta per Roberto Mancini la prospettiva di allenare la Nazionale. Un sogno che potrebbe concretizzarsi molto presto, perché il nome dell'allenatore classe 1964 è tra i papabili candidati al ruolo di nuovo commissario tecnico azzurro. Il Mancio, Ancelotti, Conte, Ranieri e la conferma del "traghettatore" Di Biagio sono i profili che i vertici della Federcalcio prenderanno in considerazione nei prossimi 15 giorni, con il verdetto che potrebbe arrivare dopo le prossime amichevoli.

Mancini nuovo ct della Nazionale. Per il tecnico sarebbe un sogno

Tra Mancini e la Nazionale, c'è di mezzo lo Zenit con cui l'allenatore ha un contratto fino al 2020. Se però la Figc dovesse chiamare sarebbe difficile dire di no per il manager che ai microfoni della trasmissione Sky "I Signori del Calcio" (in onda domani alle 19.15 e 23.45) ha dichiarato: "Credo che un giorno allenare la Nazionale possa essere una cosa straordinaria, di un prestigio enorme.Però, adesso, ho un contratto con lo Zenit, devo fare del mio meglio. Cercare di vincere ed è giusto che sia così. Quando uno è all'estero, senti sempre la mancanza del tuo Paese. Quando siamo in Italia critichiamo, a volte giustamente. Poi, però, vai all'estero e la mancanza la senti, anche quando vedi giocare la Nazionale ti riattacchi al passato, a quando eravamo giovani, gli anni 70, che vedevamo le partite della Nazionale. Eravamo emozionatissimi. Anche questa è una cosa importante e, comunque, in futuro non si sa mai nella vita"

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Il futuro di Mancini si deciderà a fine stagione

Tutto dipenderà dunque anche da quello che succederà in Russia. L'avventura di Mancini si è rivelata tutt'altro che semplice e potrebbe anche concludersi a fine stagione: lo Zenit San Pietroburgo è distaccata di ben 10 punti dalla vetta. In caso di addio anticipato rispetto alla scadenza del contratto, per il Mancio potrebbero aprirsi le porte della Nazionale, o di un ritorno in Premier League: "Mi piacerebbe fare esperienze in altri campionati, però è chiaro che la Premier League è forse il campionato più bello. Ci tornerei, ma andrei in una squadra che non vince da tempo, perché andare in quelle che vincono sempre, insomma! Perché la Premier è un punto di riferimento? Perché è un bel campionato, perché i giocatori danno tutto sia in partita che in allenamento, gli stadi son sempre pieni, ogni partita che fai c'è un grande pubblico e tanto entusiasmo. La vera bellezza penso sia la globalità della Premier League". 

Il possibile ritorno del Mancio alla Samp

E chissà che in futuro per lui non si riaprano le porte della Sampdoria, una squadra di cui ha fatto la storia da calciatore: "E' stata quasi tutta la mia vita – riporta Il Corriere dello Sport -Non lo so. Non voglio tornare a fare dei danni. Perché dopo essere stato, insieme ai miei compagni e ai dirigenti, artefice di un pezzo di storia incredibile della Sampdoria, per tornare a fare dei danni è meglio non andare. Allora, se un giorno ci saranno le componenti per riprovare a fare qualcosa di speciale, probabilmente sì, altrimenti no"

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