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Allegri prima della Tim Cup: Dybala col Toro, Pjaca in prestito, Szczesny erede di Buffon

Juventus in campo mercoledì sera nel derby di Coppa Italia, il tecnico tocca tutti gli argomenti delle ultime settimane dalla Joya alle scelte di mercato.
A cura di Maurizio De Santis
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Dybala sarà in campo anche contro il Torino, Pjaca saluterà la Juventus a gennaio ma solo in prestito. Nella conferenza stampa di vigilia della gara di Coppa Italia contro il Torino (mercoledì sera, ore 20.45) il tecnico, Allegri, anticipa parte delle prossime mosse. Vietato fallire è il diktat dell'allenatore perché "il derby è sempre una partita a sé, indipendentemente dalle loro assenze noi vogliamo vincere perché la Coppa Italia è un obiettivo come Champions e campionato".

Scudetto a 96 punti

Messaggio forte e chiaro dopo la prestazione di Verona contro l'Hellas che non è piaciuta. Fu la doppietta della Joya a risolverla ma nel complesso la prova fu opaca, non da Juventus. "Una cosa è certa, per passare il turno non si può fare la prestazione di Verona, ora abbiamo partite che non possiamo permetterci di sbagliare, a cominciare da quella con il Toro – ha aggiunto Allegri -. Poi bisogna rimanere sulla scia del Napoli o cercare di superarlo. Dall'8a giornata in poi si deciderà il campionato e la proiezione della quota scudetto è 96 punti".

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Turnover ragionato

Migliorano gli infortunati ma solo Pjanic recupera. Chance per Marchisio mentre Buffon, Cuadrado e De Sciglio anche se tutti sulla via del rientro non figureranno nel novero dei convocati. Per quanto riguarda la formazione, Allegri conferma la presenza dell'ex rosanero ma non rivela con quale modulo affronterà il Torino: "Non so se giocherà come centravanti oppure con uno tra Mandzukic e Higuain".

Il mercato di gennaio

Emre Can del Liverpool è un'occasione che a giugno può essere sfruttata a costo zero mentre adesso cozza contro la reticenza del Liverpool nel privarsi adesso del mediano tedesco. Allegri non aggiunge altro al riguardo, anticipa solo l'addio a titolo temporaneo di Pjaca che andrà sì in prestito ma "per tornare da noi più forte di prima". Quanto al centrocampista dei Reds, la risposta è secca: "Più giocatori mi mettono dentro, più mi danno casini in testa. Stiamo bene così, rosa competitiva e di qualità. Importante è non abbassare la tensione".

Fortunato

Si definisce così Allegri quando, per rispondere ai belle parole espresse da Buffon e da Chiellini, ripercorre parte della propria carriera, in particolare quella degli ultimi anni alla Juventus.

Non mi interessa se sono sottovalutato, mi diverto a fare l'allenatore e mi ritengo fortunato perché ho avuto la possibilità di allenare grandissimi campioni e uomini di spessore. Non sono uno che pensa che con gli schemi si vincano le partite, il calcio è una cosa semplice.

Gigio? No, Szczesny

Una delle ultime riflessioni è dedicata al potenziale arrivo di Donnarumma alla Juvebtus, come caldeggiato da Buffon che in un'intervista ha espresso giudizi positivi sull'attuale portiere del Milan: "Abbiamo scelto Szczesny. E' lui l'erede di Gigi", taglia corto Allegri.

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