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Allegri: “Non aspetto il Real, con il Milan decisiva per lo scudetto”

Il tecnico bianconero ha parlato anche del suo futuro: “Incontrerò presto il club e parleremo del rinnovo, non aspetto il Real Madrid”.
A cura di Alessio Morra
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Massimiliano Allegri sta realizzando un’impresa colossale. La Juventus, che aveva iniziato malissimo in campionato e che era lontanissima dal vertice dopo una dozzina di partite, ha vinto venti delle ultime ventuno partite di campionato. Naturalmente questo ritmo non è riuscito a tenerlo nessuno. Il Napoli, secondo, è a sei punti, che sembrano tantissimi con sette partite ancora da giocare. I giochi però non sono chiusi. Il tecnico campione d’Italia è convinto infatti che, pur senza Higuain, gli azzurri non molleranno:

Nel calcio non c’è nulla di scritto o facile, la condizione psicologica si può rovesciare da una partita all’altra. Ecco perché a Milano serve una grande prestazione, per fare risultato e mantenere il favore mentale. Occhio perché il Napoli non mollerà. Non è uno scudetto, ma il quinto scudetto consecutivo è un’occasione che difficilmente a breve ricapiterà. Abbiamo dei bei numeri ma per farli diventare straordinari servono lo scudetto e la Coppa Italia.

L’allenatore juventino ha una grande passione per i numeri e analizzandoli dice che nonostante il buon margine sul Napoli il campionato, a sette turni dal termine, è tutt’altro che concluso, anche se facendo risultato con i rossoneri la Juventus senza dubbio sarà ancora più vicina alla vittoria finale:

Juve aiutata dagli arbitri? Le polemiche non mi interessano, non dobbiamo sprecare energie fuori dal campo. Venti vittorie nelle ultime ventuno partite non sono bastate per vincere lo scudetto: la Roma può arrivare a 84, il Napoli vincendole tutte a 89. Un dato su cui riflettere: nel girone di ritorno su 108 punti a disposizione, le prime tre assieme hanno fatto 89 punti. La rimonta l’hanno fatta i giocatori, io ho solo dato una mano per uscire da un momento difficile. C’è da fare ancora molto, a partire dallo scudetto. La matematica dice che non abbiamo ancora vinto, domani ci giochiamo un bel pezzo di tricolore. Leggo e sento che abbiamo già vinto, ma non è così.

A San Siro non sarà della partita Dybala, in avanti dovrebbe toccare ancora a Morata e Mandzukic, ma occhio a Zaza che potrebbe essere l’arma a sorpresa di Allegri. In difesa giocherà ancora Rugani. Mancheranno a metà campo Khedira, squalificato, e Pereryra:

Rugani dovrebbe giocare, sta crescendo e ha acquisito sicurezza. Dybala è ancora fuori, tornerà ad allenarsi in gruppo mercoledì. Non abbiamo voluto correre rischi perché si tratta del primo infortunio muscolare di tutta la sua carriera, quindi è anche complicato avere indicazioni dalle sue sensazioni. Non è detto che Morata e Mandzukic saranno i titolari. Pereyra è fuori per via un affaticamento muscolare.

Il tecnico livornese crede che il tecnico serbo abbia svolto fin qui un ottimo lavoro al Milan, considerata anche la rosa a disposizione, e ritiene che Balotelli da solo deve trovare la forza per tornare su ottimi livelli:

Credo che Mihajlovic ha ragione quando dice che la Juve ha valori importanti. Non sono in grado di dire come i rossoneri possano uscire dalla crisi, è una buona squadra e si è trovata in difficoltà. Ma si gioca l’Europa ed è in finale di Coppa Italia, ha battuto Inter e Fiorentina. Miha ha preso una squadra nuova e sta facendo un buon lavoro. A Balotelli dissi ‘Aiutati che Dio ti aiuta’. Ha grandi potenzialità e con me ha fatto tanti gol, poi si è un po’ perso. Ha tutti i mezzi per riprendersi, ma dipende solo da lui.

Allegri, convinto che Conte farà benissimo anche con il Chelsea, smentisce i rumors che lo danno al Real Madrid e fa capire che presto prolungherà con la Juventus:

Sto bene alla Juventus, non aspetto altre squadre come il Real. Presto incontrerà la società. Conte? Ha fatto molto bene con la Juve e in nazionale, ha un Europeo da giocare e credo che l’Italia farà bene. Conte avrà la possibilità di fare un’esperienza all’estero e potrà confrontarsi con un campionato, una mentalità e una cultura diversa. Ha tutto per ottenere ottimi risultati.

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