Allegri e Pioli la giocano così, Juve-Inter in cinque mosse
L'attesa sale e tutti ormai non vedono l'ora che Nicola Rizzoli fischi l'inizio della gara dello Stadium per vedere come si affronteranno Juventus e Inter. Massimiliano Allegri e Stefano Pioli stano utilizzando il medesimo modulo tattico ma con interpretazioni differenti e sarà interessante vederli a confronto domenica sera.
La fase difensiva della Juventus è, sicuramente, migliore di quella dell'Inter ma i nerazzurri possono contare su delle bocche di fuoco come Icardi, Candreva e Perisic che già all'andata hanno punito la BBC (Barzagli, Bonucci, Chiellini) ma, all'altro lato, c'è un Gonzalo Higuain in forma smagliante, un Dybala brontolone ma ispiratissimo, un Mandzukic uomo a tutto campo e la qualità di Pjanic e Khedira in mediana. Sembra si stia tornando pian piano ad un Derby d'Italia con valori sopra la media. Proviamo a capire insieme quali sono gli uomini e le zone di campo dove la gara si potrebbe sbloccare o, addirittura, decidere.
Mandzukic, l'uomo in più
Il giocatore di cui non si parla mai abbastanza. Mario Mandzukic è un calciatore impressionante per la forza e la brillantezza fisica che dimostra gara dopo gara ed è uno dei più sottovalutati d'Europa. "È difficile innamorarsi di lui – disse Zvone Boban a Sky Calcio lo scorso anno – ma è molto difficile non rispettarlo. Fa sempre sentire la sua presenza ed è sempre pronto a dare una mano". Massimiliano Allegri è del parere che Mandzukic è semplicemente frainteso: "La gente pensa solo a lui come a un giocatore fisico ma non ci sono molti croati che possono unire anche la qualità alla forza". Il suo colpo di tacco nell'azione che ha portato al goal Higuain contro il Sassuolo è un esempio calzante. Proprio l'arrivo del Pipita poteva metterlo in difficoltà, invece, Mandzukic ha aspettato e si è preso il posto in una posizione non proprio familiare per lui ma dove sta facendo molto bene. È fondamentale per bilanciare l'assetto super offensivo che sta schierando Allegri in questo periodo e proprio grazie al suo sacrificio la Juve può permettersi questo nuovo sistema definito "Famous Five".
Ora come ora Mario Mandzukic è un giocatore ripensato. Ridimensionato. Sono stati fatti dei confronti con l'Inter di José Mourinho che convinse Samuel Eto'o a giocare come esterno nella stagione 2009/2010 per riuscire a vincere tutto. Partendo dal fatto che si tratta di due calciatori molto diversi tra loro, possiamo dire che, per ora, Allegri ha trovato l'equilibrio per raggiungere le vittorie giocando anche un discreto calcio dopo le critiche (assurde) di inizio anno. Può essere lui l'uomo simbolo di questa Juve 2016/2017?
La posizione di Dybala
È indubbiamente il calciatore che riesce a dare qualcosa in più al gioco dei bianconeri. Nella nuova posizione di trequartista centrale Paulo Dybala è diventato il regista offensivo della Juventus ed è sempre più letale in zona goal. Per i due mediani dell'Inter non sarà facile avere a che fare con La Joya che si muove tanto sul fronte d'attacco ed è fulcro del gioco bianconero con i vari Khedira, Pjanic e Bonucci. Se dovesse giocare in posizione centrale, come le ultime uscite, Dybala, a seconda della posizione, potrebbe essere preso da uno dei due uomini che fanno schermo davanti alla difesa o da un centrale. Le scalate saranno fondamentali (l'altro uomo in zona centrale è un certo Gonzalo Higuain) per evitare di lasciare troppo spazio agli avanti bianconeri.
Se partendo dalla zona centrale il 21 della Juventus è devastante, il gioiellino bianconero potrebbe essere un'arma importante anche decentrato a sinistra per permettere l'inserimento di Marchisio e lo spostamento di Pjanic in avanti. A farne le spese, in questo caso, potrebbe essere Cuadrado. Con il piede preferito verso l'interno del campo, Dybala metterebbe sicuramente in difficoltà la difesa nerazzurra. La palla ora passa ad Allegri.
Higuain vs Icardi
Un Derby d'Italia a passo di tango. Gonzalo Higuain ha segnato in ciascuna delle sue ultime sei partite per la Juventus e l'ultimo bianconero a raggiungere questo obiettivo è stato David Trezeguet più di un decennio fa. La rete del Pipita a Sassuolo lo scorso fine settimana è stata la numero 15 in campionato e la sfida con Mauro Icardi in cima alla classifica marcatori, aggiungerà un altro po' di pepe a questa gara. Il numero 9 dell'Inter ha fatto piangere i bianconeri in più di un'occasione (sette reti in otto partite contro la Juventus) e ci proverà anche domenica. Nella gara del Meazza Maurito è stato un'ira di Dio e ha fatto davvero ammattire la difesa bianconera e vorrà tornare al goal dopo qualche giornata di digiuno. Una bella sfida anche per le due coppie di centrali difensivi che, secondo le indiscrezioni della vigilia, saranno formate da Bonucci e Chiellini da una parte e Miranda e Medel dall'altra.
Brozovic, la rinascita
Il croato è stato uno degli uomini da cui è ripartito Stefano Pioli. La Juventus lo avrebbe felicemente tolto dalle mani dell'Inter la scorsa estate ma Brozovic è rimasto e, nonostante i suoi giorni a San Siro sembravano finiti dopo il brutto periodo con Frank de Boer, ora il centrocampista è diventato insostituibile. EpicBrozo ha preso le redini della linea mediana e con Gagliardini sembra essere più sicuro di prima: è sempre presente dall'inizio della rincorsa e ha segnato quattro goal nelle prime cinque partite di Pioli. Potrebbe essere lui uno degli uomini decisivi domenica allo Stadium per il posizionamento in campo e per la facilità con cui si rende pericoloso nelle aree avversarie.
Esterni di fuoco
La battaglia più interessante andrà in scena sulle corsie laterali. Da una parte abbiamo i duelli Lichsteiner- Perisic e Alex Sandro-Candreva mentre sull'altro fronte D'Ambrosio se la vedrà con Mandzukic e Cuadrado (o Dybala) con Ansaldi. A livello fisico i calciatori juventini sembrano insuperabili ma i calciatori di Pioli hanno dimostrato di poter metterli in difficoltà, come già visto all'andata. La prerogativa per non farsi schiacciare è l'aggressione dell'avversario: i nerazzurri nella gara di San Siro, grazie ad un pressing altissimo e asfissiante, riuscirono a mettere in difficoltà i laterali e la linea difensiva di Allegri ma sembra un po' improbabile vederli così arrembanti anche allo Stadium. La gestione delle forze e la concentrazione per tutti i 90′ (non come con la Lazio in Coppa Italia) sarà fondamentale per portare a casa un risultato positivo.