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Allegri chiama banco: “Quinto scudetto e trionfo a Berlino”

Il tecnico riceve il Premio Bearzot e dimostra di non essere ancora appagato. Una battuta anche sul dualismo con Conte: “Nel calcio non c’è un solo merito per vincere. Non c’è uno migliore dell’altro. Siamo diversi. Tutti e due alla Juventus abbiamo vinto”.
A cura di Marco Beltrami
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Una bella rincorsa prima di spiccare l'ultimo grande salto stagionale. Massimiliano Allegri e la sua Juventus dopo il successo sul Napoli possono tirare il fiato, in vista poi dell'ultimo match stagionale in Serie A contro il Verona per concentrarsi poi esclusivamente sulla finalissima di Champions League contro il Barcellona. Un appuntamento che potrebbe trasformare la già esaltante stagione bianconera, con un double scudetto-Coppa Italia all'attivo, in trionfale con un triplete da record. Nel frattempo il tecnico toscano che si è già preso una bella rivincita, incassa un prestigioso riconoscimento, ovvero il 5° premio Enzo Bearzot, promosso dall'Unione Sportiva Acli con il patrocinio della Figc. Un motivo di grande orgoglio per Allegri che visibilmente emozionato, ha dichiarato: "Sono onorato di ricevere questo premio. Questa è una bellissima giornata". Come dimostrato in questi mesi alla corte della Juventus, Allegri è tutt'altro che appagato e punta ancora in alto: "Credevo di poter allenare a certi livelli. Sono diverso da quando allenavo il Milan e diverso ancora da quando guidavo il Cagliari. Che è stata una grande scuola. Sono felice di allenare la Juve, mi godo il momento. Cercheremo di vincere il 5° scudetto di fila l'anno prossimo, è il nostro primo obiettivo. Il campionato italiano non è peggiore degli altri, ma solo diverso. Questa giornata mi inorgoglisce tanto".

E il pensiero inevitabilmente va alla finale di Berlino contro il Barcellona. Un appuntamento per entrare nella storia, per una Juventus che vuole continuare a sognare: "La partita del 6 è molto facile da preparare, più difficile quella della finale di Coppa Italia. Speriamo di rifare quello che ha fatto la Nazionale nel 2006. Sarebbe bello vincere anche a un minuto dalla fine, perché con quelli lì..E' una finale una cosa è certa: con loro meglio giocarci una partita secca che non due. Perché un doppio confronto con i bluagrana sarebbe stato duro. Noi siamo in una buona condizione a livello mentale, siamo fiduciosi. Champions ciliegina sulla torta? Lo spero, lo speriamo tutti e credo lo sperino tutti gli italiani. Credo che quest'anno per il calcio italiano sia stato un anno importante, straordinario".

In conclusione ancora una battuta sui rapporti con i tifosi e sul dualismo con Antonio Conte, che ad inizio stagione sembrava un totem difficile da cancellare: "Cosa dico ai tifosi quando mi accolsero freddamente a Vinovo l’estate scorsa? Comprensibile. Io ho trovato una società che mi ha protetto e un gruppo di ragazzi straordinari. Un gruppo di uomini veri. Molti di questa fanno parte della Nazionale. Io e Conte? Nel calcio non c’è un solo merito per vincere. Non c’è uno migliore dell’altro. Siamo diversi. Tutti e due alla Juventus abbiamo vinto".

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