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Allegri aspetta la Roma, per i novanta minuti che valgono una stagione

Dopo la goleada contro il Pescara, e con il vantaggio sui viola rimasto intatto, i rossoneri hanno il primo match ball per conquistare i preliminari di Champions League.
A cura di Alberto Pucci
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L'Europa che conta – A due giornate dal termine, il campionato attende altri verdetti definitivi. Dopo la conquista dello Scudetto da parte della Juventus e la matematica certezza, per i ragazzi di Mazzarri, di un posto nella prossima Champions League, anche Milan e Fiorentina attendono di conoscere il loro futuro. Il sogno è racchiuso in pochi punti e tutto, potenzialmente, può ancora accadere. Lo sa bene Massimiliano Allegri che, dopo il tonfo viola contro la Roma, vuol tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi, soprattutto in queste ore che precedono la sfida, decisamente più impegnativa di quella di Pescara, contro i giallorossi di Francesco Totti. Il destino rossonero è, dunque, nelle mani (e nei piedi) degli stessi giocatori del tecnico toscano: con due partite da giocare, ed un vantaggio di + 4 sulla concorrenza, il Milan potrebbe chiudere il discorso già domenica sera e festeggiare un terzo posto che, per come si erano messe le cose all'inizio della stagione, sarebbe davvero un risultato da "incorniciare". Adriano Galliani non vuol sentir parlare di calcoli e chiederà ai suoi ragazzi l'ultimo (decisivo) sforzo: compito non da poco poichè, al di là del valore dell'avversario (tra l'altro ferito dalla recente sconfitta interna contro il Chievo), il Milan quest'anno ha sofferto tantissimo gli scontri diretti raccogliendo soltanto due vittorie (contro Juventus e Lazio in casa), quattro pareggi e cinque sconfitte…una di queste proprio nella Capitale, quando l'undici di Zeman "asfaltò" il Diavolo con una prestazione super.

Notte da bomber – Sono molti gli spunti interessanti che il match propone: dall'ultima possibile panchina a San Siro di Allegri (che, paradossalmente, sfida quello che potrebbe diventare il suo nuovo club), fino al duello tra El Shaarawy ed Osvaldo, entrambi fermi a quota sedici in classifica cannonieri e a quello tra Pazzini e Lamela, subito sotto di un gradino rispetto ai due compagni. Ovviamente le luci della ribalta saranno anche, e soprattutto, per Mario Balotelli e per il "sempre verde" Francesco Totti, divisi da una sola "marcatura" e capaci di prendere per mano la squadra nei momenti più delicati del torneo. Milan-Roma, conti alla mano, è una sfida che ha fin quì prodotto quasi un centinaio di reti (calcolando i due reparti offensivi al completo): una garanzia di spettacolo che farà felici gli ultimi spettatori stagionali di un San Siro che, spesso, è rimasto desolatamente vuoto in parecchi settori. Una sfida che ha sempre lasciato il "segno" e che, spesso, è rimasta indelebile nella mente delle due tifoserie. A Milano, sponda rossonera, ricordano ancora il 2 Maggio 2004, quando un colpo di testa di Shevchenko bruciò Pelizzoli regalando il titolo numero 17 a Carlo Ancelotti ed al club di Via Turati. Così come passò alla storia la finale di ritorno di Coppa Italia del 31 Maggio 2003, quando Cassano (in diretta televisiva) fece il gesto delle corna al povero arbitro Rosetti. In casa giallorossa, i ricordi vanno alle tre vittorie consecutive tra il 2006 ed il 2009: successi "griffati" da Francesco Totti che, a San Siro, ha sempre regalato gol e giocate spettacolari.

Squadre al lavoro – La giornata di ieri è servita ai due tecnici per valutare le condizioni fisiche di alcuni giocatori. Nel Milan, che dovrà fare a meno ancora di Montolivo, Bonera, Antonini e dell'ex Bojan Krkic, dovrebbero tornare disponibili sia Ambrosini che De Sciglio. Nei giallorossi l'unico a preoccupare è Pjanic, rimasto fuori dagli esercizi quotidiani a scopo precauzionale. La testa dei giocatori romanisti, compresa quella dei tifosi, potrebbe essere già alla finale di Coppa Italia con la Lazio: partita che si preannuncia rovente e decisiva per le sorti europee di entrambe le romane, al momento fuori da ogni competizione continentale. A rendere ancora più "intrigante" il posticipo serale di San Siro, la scelta della società milanese di far indossare ai propri giocatori quella che sarà la nuova terza maglia per la prossima stagione. Una decisione dettata dal marketing e dal sapore vagamente scaramantico per l'utilizzo delle sfumature oro in tutte e tre le divise ufficiali. Colore che venne utilizzato anche nell'annata 2006/2007 quando il Milan fu protagonista in Champions League, battendo in finale il Liverpool: un successo che i tifosi rossoneri sognano di ripetere il prima possibile…magari già dalla prossima stagione, Roma permettendo!

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