“Allegri, abbassa la voce o qui si va via tutti”: il siparietto di Spalletti nel dopo gara
Il derby d'Italia tra Allegri e Spalletti è continuato anche nel dopo partita, davanti ai microfoni dei giornalisti. Un siparietto divertito e divertente tra i due tecnici toscani. Il primo, vincente, in zona interviste ha risposto con toni di voce altissimi, tanto che il secondo – a pochi metri di distanza – non è riuscito nemmeno a sentire la domanda rivoltagli dal giornalista: "Allegri, o abbassi i toni della voce o qui si va via tutti" lo ha apostrofato divertito il tecnico nerazzurro.

Un'ultima fotografia del Derby d'Italia più pazzo che ci sia, iniziato con l'assolo della Juventus, la rimonta dell'Inter e infine il successo bianconero con una contro-rimonta. Luciano Spalletti è finito – suo malgrado – tra i principali accusati della sconfitta di San Siro. Se per 85 minuti il tecnico è stato applaudito per aver dato fisionomia e carattere alla propria squadra ridotta in 10 quasi subito, i due cambi nel finale sembrano essere stati sbagliati, nel tempo e negli uomini.
Soprattutto uno, quello di Icardi uscito al posto di Santon. Un momento di confusione che è costato tantissimo: sul 2-1 l'Inter aveva bisogno di equilibri non di stravolgimenti. Doveva uscire Perisic, poi il croato si è rifiutato e si è richiesto al capitano di lasciare il campo. A favore di Santon
Volevo sostituire Perisic ma mi ha detto che stava bene, poteva fare anche la fase difensiva, fare uno scatto anche di 50 metri, ho scelto Icardi. Se la sostituzione è stata sbagliata ne pago le conseguenze.
Tanto sacrificio per nulla
Dopo quel cambio, infatti, l'Inter ha subito 2 gol in 3 minuti perdendo il match. Una partita per larghi tratti gestita – con la sofferenza e il sacrificio – in inferiorità numerica, riuscendo anche nell'incredibile con il risultato ribaltato dallo 0-1 al 2-1: "Potevamo andare sul 3-1, Icardi ha sfiorato un altro gol ma abbiamo speso tanto in inferiorità, abbiamo speso energie nello scalare prima a destra poi a sinistra. La squadra oggi meritava, ha fatto una grande partita, di sacrificio, intensità, la linea difensiva è andata sempre uomo contro uomo, non si riusciva a star su perché la differenza è tutta lì.