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Allarme Milan: l’Uefa non vede garanzie economiche, rischio esclusione dalle Coppe

Le prime indiscrezioni che arrivano in seguito all’ultimo incontro tra il club e l’Uefa sono completamente negative: nessuna stabilità economica intravista, zero garanzie e risultati sportivi pessimi. Il “voluntary agreement” per rientrare nei parametri richiesti potrebbe concludersi anche con l’esclusione dalle Coppe.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nuove nubi sul Milan. E non si tratta di sconfitte che arrivano sul campo dove si sta pagando il dazio sportivo di un progetto nuovo che stenta a decollare malgrado in panchina vi sia l'aeroplanino Montella che insiste nel pensare positivo e credere a lungo termine. La bufera all'orizzonte potrebbe essere ben più potente e devastante perché riprende i temi scottanti della stabilità economica del club. Un club la cui proprietà cinese è da tempo sotto osservazione perché la sostenibilità finanziaria da sempre prospettata non è mai stata dimostrata nei fatti e nei bilanci. Tante parole, molte promesse, minime garanzie. E adesso arrivano anche le prime indiscrezioni sull'ultimo confronto con la UEFA. Secondo Marca, gli esperti della federcalcio europea ritengono il progetto cinese troppo condizionato dai risultati sportivi a breve termineFA che aveva chiesto un faccia a faccia per capire il futuro finanziario del club.

L'allarme lanciato da ‘Marca'

Manca la sostenibilità economica

La richiesta del voluntary agreement presentata dai dirigenti milanisti alla Uefa non sarebbe andata a buon fine perché ci sono forti dubbi sulla sostenibilità del progetto e sulle operazioni di mercato estive da parte di Li, il capo della cordata asiatica che aveva prelevato il club dalla famiglia Berlusconi. Questo è quanto sta uscendo dalle prime indiscrezioni della stampa spagnola che avrebbe optato per la fumata nera verso il Milan dopo il confronto con l'UEFA.

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A rischio esclusione dalle Coppe

A calcare forte la mano sarebbe ‘Marca' il principale quotidiano spagnolo di sport e calcio: "Le argomentazioni e le carte presentate dalla società non hanno convinto gli esperti della federazione continentale e ora il Milan, in attesa che si pronunci il comitato di disciplina, teme una sanzione che potrebbe significare l'esclusione dalle coppe europee". Situazione che diverrebbe insostenibile per la dirigenza rossonera che ha proprio nel ritorno in Champions League il punto fondamentale della propria ripresa sportiva e di club.

I motivi dell'UEFA per dire no

Tutto sulla Champions, un azzardo

Secondo Marca, gli esperti della federcalcio europea ritengono il progetto cinese troppo condizionato dai risultati sportivi a breve termine. Insomma, appoggiare tutto il proprio futuro economico sulla qualificazione in Champions non è considerata una garanzia, bensì un azzardo. Non è sufficiente per l'UEFA  anche in virtù della situazione creatasi in campionato con il Milan lontanissimo dalle prime 4 posizioni in classifica.

200 milioni di mercato senza garanzie

Non sarebbero chiare, inoltre, le garanzie presentate dai dirigenti milanisti sul passaggio della proprietà del club da Fininvest alla società cinese Rossoneri Sport Investment Lux per 740 milioni di euro. Anche le successive operazioni di calciomercato realizzate questa estate non avrebbero convinto l'UEFA: oltre 200 milioni di mercato già investiti in attesa di possibili rientri legati ai risultati. Un filo troppo sottile per dare il definitivo nullaosta

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