All-in Zidane, Juve assalto a Wembley: 5 cose da sapere sulla ‘due giorni’ di Champions
Messi da parte i campionati nazionali i top club europei in questa due giorni sono chiamati al primo vero appello che deciderà in negativo o in positivo la propria stagione. Tra oggi e domani sono infatti in programma le prime 4 gare di ritorno degli ottavi di finale di Champions League: martedì in scena Psg – Real Madrid e Liverpool – Porto, mercoledì invece sarà il turno di Tottenham – Juventus e Manchester City – Basilea. Ecco cosa ci dobbiamo aspettare da questa due giorni che emetterà i primi verdetti della stagione per ciò che riguarda la competizione per club più prestigiosa del Vecchio Continente.
Tottenham-Juve: i bianconeri si qualificano se…
La Juventus sarà impegnata in casa del Tottenham (per l’occasione Wembley e non White Hart Lane ancora in fase di ammodernamento) e dopo il 2-2 dell’andata si ritrova con due sole possibilità che gli consentirebbero di passare il turno immediatamente: vincendo con qualsiasi scarto o pareggiando segnando però almeno 3 gol. Nel caso di pareggio per 2-2 si andrà ai tempi supplementari. Qualora gli uomini di Massimiliano Allegri riuscissero ad eliminare gli Spurs sfaterebbero anche quel tabù che dopo la tragica finale dell’Heysel contro il Liverpool del 1985 li vede sempre eliminati nei confronti da dentro o fuori quando si sono trovati di fronte una compagine inglese.
Il Psg prova la rimonta senza Neymar
Al Parco dei Principi andrà in scena invece quello che è il match più atteso dell’intera tornata degli ottavi di finale. Da un lato ci sarà il Paris Saint-Germain di Unai Emery che però dovrà fare a meno della stella Neymar fuori per infortunio (al suo posto probabilmente l’argentino Angel Di Maria) mentre saranno valutate fino all’ultimo le condizioni del talento Kylian Mbappé ancora dolorante alla caviglia (qualora non dovesse farcela sarà sostituito dal tedesco Draxler). Dall’altro ci sarà il Real Madrid di Zinedine Zidane che, forte del 3-1 dell’andata al Santiago Bernabeu e del recupero di uomini importanti come Carvajal, Modric e Kroos, assenti nel primo atto, parte favorito per la qualificazione. Ulteriore motivazione per le Merengues viene dal fatto che la Champions League è rimasto l’unico obiettivo stagionale per il quale è ancora in corsa dato l’eliminazione dalla Copa del Rey e l’ormai incolmabile distacco dalla vetta in Liga (-15 a 11 giornate dal termine).
Liverpool-Porto senza storia, se non fosse per Salah
Partita senza storia invece quella che andrà in scena ad Anfield Road tra il Liverpool di Jurgen Klopp e il Porto di Sergio Coinceiçao. Dopo il 5-0 con cui i Reds hanno espugnato il Do Dragao all’andata la qualificazione ai quarti di finale è già in cassaforte. Unico motivo d’interesse del match di ritorno è dato dall’ex Roma Mohamed Salah che potrebbe aggiornare ulteriormente il suo incredibile score stagionale: al momento è a quota 32 reti (6 in Champions) realizzate in 26 partite diverse. Qualora l’egiziano dovrebbe segnare anche nel match con il Porto sarebbe l’ottava gara consecutiva tra Premier League e coppe in cui riesce a scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori.
City-Basilea: Pep è già ai quarti e vara il baby tridente
Altra gara con la qualificazione già decisa sarà quella dell’Etihad Stadium tra il Manchester City e il Basilea. Dopo il 4-0 rifilato in Svizzera dagli uomini di Pep Guardiola sono infatti pochissimi i dubbi su quale sia la squadra che ritroveremo nell’urna per i sorteggi dei quarti di finale. Il tecnico spagnolo, dato il larghissimo vantaggio, sembra quindi orientato a dare spazio a chi finora ha giocato meno effettuando un ampio turnover. Sarà molto interessante osservare il giovanissimo tridente (età media 20 anni) composto dal portoghese Bernardo Silva (23 anni), dal brasiliano Gabriel Jesus (20) e, probabilmente, dall’ancora minorenne Phil Foden (17), che ha già giocato titolare in Champions League nella gara conclusiva del girone contro lo Shakhtar.
La Uefa ricorda Astori
Durante questa due giorni in cui ci saranno i primi verdetti della fase ad eliminazione diretta di questa Champions League ci sarà anche l’occasione per ricordare il capitano della Fiorentina Davide Astori, improvvisamente scomparso domenica all’età di 31 anni. Per onorare la memoria del calciatore viola e della Nazionale italiana l’Uefa ha disposto un minuto di silenzio prima di ogni gara di Champions League ed Europa League in programma questa settimana.