Alisson è un muro, prodezza di Under, Ninja ritrovato. Dzeko non brilla ma la Roma va
Fatica ma vince la Roma sul campo dell'Udinese. Ci pensa ancora una volta il talento Cengiz Under a sbloccare una gara che per i giallorossi sembrava molto complicata. La prodezza del turco e il raddoppio nel finale del neoentrato Diego Perotti regalano ai capitolini un successo per 2-0 che vale il terzo posto momentaneo in classifica in attesa dell'Inter . Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida della Dacia Arena tra l’Udinese di Massimo Oddo e la Roma di Eusebio Di Francesco.
Top, chi può sorridere e perché
Ünder: luce giallorossa
Ancora una volta dimostra di essere l'uomo più in forma della Roma. Anche alla Dacia Arena sono le accelerazioni del giovanissimo Cengiz Under a svegliare dal torpore la manovra offensiva giallorossa. Il turco punta costantemente, spesso saltandolo, il diretto avversario creando così superiorità numerica in fase d'attacco. Non precisissimo nelle assistenze ai compagni, ma ogni volta che prende palla dà la sensazione di poter mettere in pericolo la porta friulana. Non è un caso che solo grazie ad una sua magia la Roma è riuscita a sbloccare una gara che sembrava avviata verso il pareggio.
Alisson: numero uno con le mani e con i piedi
Ancora una volta il portiere giallorosso dimostra di essere uno dei migliori numeri uno della nostra Serie A e, probabilmente, non solo. Alisson sbarra la strada alle offensive create dai friulani risolvendo con le sue parate alcune situazioni complicate. Inoltre, conferma nuovamente le sua grande abilità anche nel giocare il pallone con i piedi esibendosi in alcuni dribbling perfetti sugli attaccanti bianconeri con calma olimpica.
Nainggolan è tornato guerriero
Ad Eusebio Di Francesco è bastato rimetterlo nella posizione di trequartista nel 4-2-3-1 per ritrovare il vero Radja Nainggolan. A Udine si è rivisto infatti quel calciatore che con atletismo, agonismo e tecnica, ha fatto innamorare di sé molti top club europei che hanno provato a strapparlo ai giallorossi. Palloni recuperati, inserimenti negli spazi, assist per i compagni e conclusioni a rete: la Roma sembra aver ritrovato dunque il suo guerriero.
Danilo muro bianconero
Se Edin Dzeko non offre una grande prestazione gran parte del merito va al capitano bianconero Danilo. Il brasiliano annulla il bosniaco giocando una gara perfetta sotto il punto di vista della precisione e della puntualità. Attentissimo in marcatura sul nove giallorosso non gli permette quasi mai di controllare il pallone in area. In una gara piena di errori tecnici è quello che sbaglia meno anche per quanto riguarda la fase d'impostazione.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Dzeko assente ingiustificato
Continua il momento non proprio esaltante di Edin Dzeko. La Roma crea tanto, soprattutto grazie ad Under e Nainggolan, ma a mancare all'attacco giallorosso è proprio la presenza in area del suo bomber principe. Il bosniaco, ben controllato da Danilo, non riesce quasi mai a farsi trovare libero per finalizzare quanto creato dai compagni, insolitamente esiguo anche il suo apporto alla manovra offensiva dei capitolini. Migliora con il passare dei minuti, ma da un calciatore del suo calibro ci si aspetta sempre quel qualcosa in più.
Perica non punge
Non brillante neanche la prestazione del centravanti dei friulani. Massimo Oddo sceglie Stipe Perica per sostituire l'infortunato Kevin Lasagna, il croato però non offre una grande prova sbattendo spesso contro i difensori centrali giallorossi e perdendo tutti i duelli sia sotto il profilo fisico che su quello della velocità. Quando un'amnesia dei capitolini gli offre la chance di trovarsi a tu per tu con Alisson si fa ipnotizzare dal brasiliano perdendo un tempo di gioco che permette al portiere della Roma di intervenire.
De Rossi non al top
Non un grande ritorno in campo per Daniele De Rossi, per la prima volta titolare nel 2018. Il capitano giallorosso non sembra essere in grande condizione fin dall'inizio soffrendo i ritmi alti imposti dall'Udinese. Troppo lento nel far girare il pallone e poco incisivo in fase di interdizione e in un centrocampo a due la sua prestazione non positiva incide molto.