Albertini duro: “Nel mio Milan non avrebbe giocato nessuno di quello di oggi”

Demetrio Albertini a muso duro contro i calciatori del Milan: l'ex-centrocampista dei rossoneri e della Nazionale italiana, attualmente dirigente sportivo, ha parlato in occasione dei settant'anni di Arrigo Sacchi, tecnico con il quale il mediano brianzola ha vinto tutto con il Milan per poi laurearsi vice-campione del mondo nel 1994. Ed alla sua maniera, ha lanciato anche una stoccata all'attuale formazione rossonera di oggi.
"Tutto deve essere provato", ha spiegato Albertini intervistato dall'Ansa e parlando di una "combatibilità" dei calciatori rossoneri di oggi con i metodi del Sacchi di vent'anni fa, "ma obbiettivamente, lo sarebbero in pochi. E mi viene difficile pensare ad un mio compagno di squadra di allora che potrei sostituire con un calciatore del Milan di oggi". Parole al vetriolo ma che ben spiegano il momento difficile del Milan, da tre anni ormai lontano dai riflettori italiani ed europei.
Albertini ha poi spiegato bene i metodi di lavoro del suo ex-tecnico: "Ero un esordiente all'epoca, quindi non sapevo se fosse normale o meno, ma si faticava da matti", ha aggiunto ancora l'ex-centrocampista rossonero, "Sacchi è stato maniacale. Questo spesso è un pregio, ma tante volte può essere anche un limite: ma lui ci ha portato a traguardi considerati impossibili. Ha cambiato la mentalità del nostro calcio, e per me la cosa più bella è stata che mi ha insegnato a fare il professionista, ad essere maniacale anche adesso, come dirigente e come persona", ha continuato Albertini.
Ed i risultati, all'epoca, si sono visti: Sacchi, dopo le prime due annate con il Rimini prima e con il Parma poi (con questi ultimi, vince il campionato di Serie C portando la piccola formazione emiliana in Serie B), vinse tutto con il Milan tra il 1987 ed il 1991, per poi guidare la Nazionale italiana tra il 1991 ed il 1996, arrivando anche a disputare la finale mondiale del 1994 negli Stati Uniti.