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Albertazzi, accuse shock al Verona: “Sapevano che avevo il ginocchio rotto, ma me l’hanno nascosto”

L’ex difensore del Verona, che ha vinto due cause con il club del presidente Setti, ha detto che il medico sociale, il direttore sportivo e il tecnico Pecchia sapevano che lui aveva il legamento del ginocchio rotto, perché cercavano di cederlo. Il giocatore ora è svincolato.
A cura di Alessio Morra
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Michelangelo Albertazzi, difensore cresciuto con il Milan e da qualche stagione in forza al Verona, dopo aver vinto la causa legale con il Verona ha deciso di raccontare tutta la sua verità dopo un’annata molto difficile condizionata da un grave infortunio al ginocchio che è stato nascosto al giocatore dalla stessa società veronese. Parlando a Hellas Live il giocatore ha sparato a zero nei confronti del medico sociale, del d.s. Fusco e del tecnico Pecchia.

La causa vinta da Albertazzi con il Verona

Il braccio di ferro di Albertazzi con il Verona è iniziato lo scorso luglio quando il giocatore non è stato convocato per il ritiro ufficialmente a causa di un problema di ‘idoneità atletica e tecnico-tattica’, nonostante un certificato medico del giocatore accertasse il contrario. Il calciatore decise di rivolgersi al Collegio Arbitrale che, a fine settembre, si pronunciò e stabilì il reintegro in prima squadra del giocatore, che ha avuto un risarcimento di 57mila euro. La causa l’ha vinta il terzino, ma il Verona lo ha lasciato in uno spogliatoio separato, gli ha imposto il divieto di pranzare e cenare con i compagni e lo ha escluso dalle riunioni tecniche. Il giocatore si è rivolto successivamente di nuovo al Collegio Arbitrale, questa volta per risolvere il contratto per giusta causa. Albertazzi ha vinto ancora la causa con il Verona, che è stato costretto a sciogliere il contratto con il giocatore e a versargli 144mila euro.

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Le accuse di Albertazzi al medico sociale, Fusco e Pecchia

Il difensore ha raccontato questi mesi davvero difficili e in un’intervista rilasciata a Hellas Live ha detto chiaro e tondo che il Verona sapeva che il legamento del ginocchio era rotto e e ha attaccato il medico sociale, il d.s. Fusco e il tecnico Pecchia, che secondo Albertazzi si sono accaniti pesantemente verso di lui:

Avevo il legamento del ginocchio rotto, ma il Verona me l’hanno nascosto e non mi hanno voluto dare i certificati che lo dimostravano. L’hanno fatto perché volevano venderemo e poi si sono accaniti su di me. Non mi hanno concesso di allenarmi, né di far vedere che il mio ginocchio era guardia a società che erano interessate a me. Anche dopo aver vinto la prima causa non è cambiato nulla, anzi mi hanno messo completamente fuori rosa negandomi tutti i diritti sanciti dalla prima sentenza.

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