Al Genoa non basta il solito gol di Piatek, il Parma vince a Marassi 3-1
Genoa-Parma 1-3. Si chiude con il prezioso successo della squadra di D'Aversa a Marassi, l'anticipo delle 12.30 dell'8a giornata di Serie A. Colpaccio per gli emiliani che, nonostante l'assenza di Gervinho, non hanno rinunciato alle loro caratteristiche, con un'abilità nelle ripartenze che ha permesso loro di rimontare l'iniziale svantaggio firmato dal solito Piatek. L'ex Rigoni, Siligardi e Ceravolo hanno steso un Genoa, superato in classifica dai gialloblu che si confermano dunque una delle sorprese di questo avvio di stagione in Serie A.
Piatek ancora in gol in Genoa-Parma
Partita dal copione chiarissimo sin dai 1′. Pur rinunciando all'infortunato Gervinho (e Inglese), il Parma (squadra che rientra tra quelli con meno possesso palla della Serie A), lascia l'iniziativa agli avversari affidandosi al contropiede organizzato e a rapide verticalizzazioni. Un piano che sembra fallimentare in avvio, quando il solito Piatek si conferma un vero e proprio cecchino: deviazione a metà tra testa e spalla e pallone alle spalle di Sepe. 9° gol in 7 partite per il polacco, addirittura il 13° considerando anche il poker rifilato al Lecce in Coppa Italia.
Reazione Parma, l'ex Rigoni castiga il Genoa
Il gol incassato non scompone il Parma che dopo 10′ riesce a trovare il pareggio con il grande ex Rigoni. Uscita a vuoto del giovane Radu, considerato il possibile erede di Handanovic all'Inter (che potrebbe esercitare l'eventuale controriscatto con i rossoblu) e il centrocampista non sbaglia, preferendo non esultare con tanto di scuse a quelli che un tempo erano i suoi tifosi. Il match è divertentissimo e vive di grandi emozioni: Sepe prima con un intervento goffo rischia di regalare la rete agli avversari, e poi si riscatta su Lazovic e soprattutto sul solito Piatek, con il pallone del polacco che non entra completamente in porta per questione di centimetri.
Siligardi-Ceravolo, il Parma ribalta il risultato sul Genoa
Il contropiede del Parma è letale e dopo lo scampato pericolo, i ducali in 4′ minuti vanno a segno in due occasioni. Prima è Siligardi ad accentrarsi e a battere Radu, questa volta incolpevole, con una conclusione deviata, e poi tocca a Ceravolo che disegna una sorta di palombella di testa per il 3-1 ospite. Una mazzata per il Genoa che prova a riorganizzarsi, riuscendo anche a trovare la rete con Criscito. Gioia strozzata in gola per il capitano, con il Var che evidenzia il suo netto fuorigioco.
Il Genoa prova la rimonta ma sbatte su Sepe
Ballardini decide di cambiare il volto della sua squadra, aumentandone il peso offensivo: dentro Bessa e soprattutto Favilli, fuori Medeiros e un evanescente Hiljemark (in seguito Mazzitelli prenderà il posto di Pereira). Una situazione che spinge D'Aversa a ricorrere alle contromisure con Bastoni al posto del più offensivo Di Gaudio, e più tardi Da Cruz per Ceravolo e Deiola per un applaudito Rigoni per continuare a tenere su la squadra con il pallone lontano dalla propria area. Cambi a parte, a conquistare la copertina nella ripresa è Sepe protagonista di almeno due interventi decisivi, su Bessa e Favilli. L'ex Napoli si conferma in un momento di forma importante, rientrando di diritto tra i migliori in campo