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Aguero non si muove dal City, parola di Guardiola

Il manager catalano ha spento le voci su un possibile addio del calciatore: “Rimarrà qui anche nella prossima stagione”. Una battuta anche sul gap dalle grandi di Spagna: “Per arrivare a livello di Real e Barça servono 30 anni”
A cura di Marco Beltrami
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Sergio Aguero non si muoverà dal Manchester City, firmato Pep Guardiola. Dopo aver chiuso la sua prima stagione in Premier League, insolitamente con “zeru titoli” all’attivo, il manager dei Citizens in conferenza stampa ha risposto alle domande sul futuro del Kun. Quest’ultimo nel corso degli ultimi mesi è stato accostato con forza a numerosi altri top club. Dal Real al Barça fino al Psg pronto a ricoprire d’oro l’ex Atletico e nazionale argentino che in stagione ha messo a referto 33 gol in 45 partite.

L’arrivo alla corte di Guardiola di Gabriel Jesus sembrava aprire ad una partenza di Aguero che per Guardiola rimarrà certamente al Manchester City, come il suo compagno Vincent Kompany: "Aguero rimarrà qui la prossima stagione. Felice? Certo, è perfetto. Quante volte devo rispondere alle domande sul futuro di Sergio e di Vincent Kompany? Non mi ripeterò. Loro sono giocatori del Manchester City e rimarranno al Manchester City anche nella prossima stagione. Noi dobbiamo lavorare per trovare migliori soluzioni per permettere ad Aguero di segnare molti gol in più, ma lui ha fatto un lavoro assai egregio". Discorso chiuso dunque per il bomber che sembra destinato ad onorare il contratto con il club inglese fino al 2018.

Il City secondo quanto confermato dalla stampa inglese e in particolare dal Daily Mail affronterà nella prossima settimana altre situazioni importanti di mercato, ovvero quelle relative ai rinnovi di Yaya Toure, Gael Clichy, Bacary Sagna e Willy Caballero che potrebbero anche decidere di cambiare aria. Guardiola ha preso recentemente atto della super operazione degli ex rivali del Real Madrid che si sono assicurati la stellina brasiliana Vinicius con un trasferimento da 45 milioni di euro. Un’operazione che a suo giudizio ha sottolineato le differenza tra i top club della Liga e il City: “Quando Real e Barça vogliono un giocatore, lo prendono. Le altre squadre non possono competere. Per farlo c’è bisogno di tempo, forse decenni. Dopo 30 anni senza Europa, ora ci siamo, ma non bastano pochi anni. Per esempio l’Atletico ha fatto quel passo, e anche così non sono riusciti a vincere perché c’è bisogno di altro tempo e in questo mondo non sempre è permesso”.

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