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Agnelli: “Juve oltre la leggenda, 7° scudetto e leadership internazionale”

All’assemblea degli azionisti il presidente bianconero si è detto entusiasta: bilanci positivi, fatturato in crescita (411 milioni) e risultati sportivi di prima qualità. “Con Uefa e Fifa parleremo di futuro internazionale, come gestire i tornei, il Fair Play e ribadire la leadership dell’Italia nel calcio che conta”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Andrea Agnelli guarda al futuro ricordando l'immensità della Juventus nel recente passato: sei scudetti di fila, un fatturato da favola e un progetto aziendale che appare essere solamente all'inizio. Così, il presidente del club bianconero ha aperto l’assemblea degli azionisti Juventus con il suo discorso introduttivo, ringraziando Allegri, la squadra e la dirigenza per gli obiettivi sportivi raggiunti fino ad oggi.

Il ringraziamento ai magnifici 6

C'è anche Bonucci

Il numero uno juventino ha ricordato soprattutto i sei allori tricolori consecutivi vinti in campionato. Un record assoluto, in attesa del settimo sigillo nazionale. Un vanto per la Juventus e per il proprio presidente che non ha dimenticato nessuno, nemmeno il ‘traditore' Leonardo Bonucci: "Un pensiero ai sei giocatori che hanno vinto sei scudetti consecutivi: Buffon, Chiellini, Barzagli, Marchisio, Bonucci, Lichtsteiner. Per cinque di loro la sfida continua, perché ci deve essere altro oltre la leggenda. Il nostro obiettivo deve essere quello di vincere ancora in Italia, il settimo scudetto consecutivo, poi ci sarà tempo per pensare ad un aggettivo per descrivere i campioni che sono andati oltre al leggenda".

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Tecnico e mercato al top

Applausi per Marotta e Allegri

Un ringraziamento collettivo alla squadra ma anche a chi l'ha saputa creare, come gli esperti di mercato, Paratici e Marotta che hanno unito le esigenze tecniche alle necessità di bilancio, stagione dopo stagione. E ovviamente un paluso anche a mister Allegri, rinnovando la sfida a sfondare l'ultimo tabù, il tetto della Champions League: "Grazie a Marotta, Nedved, Paratici e Cherubini. Ringrazio personalmente Allegri, le sue capacità e la sua caparbietà nel portare avanti un lavoro che per altri sembrava terminato. Il dogma che abbiamo nel DNA è sempre lo stesso: il prossimo successo è quello più bello"

Conti e bilanci

Fatturato in crescita: +98% dal 2010

Poi, un occhio al bilancio, più che positivo per un fatturato in crescita. Per Agnelli un altro motivo di vanto oltre i risultati del campo: i bilanci sono a posto, il progetto stadio funziona e la Juventus rappresenta un esempio virtuoso in Italia: "Il campo ci rende orgogliosi, ma anche la gestione finanziaria con un fatturato- escludendo i trasferimenti – che ammonta a 411,5 milioni, e un utile storico di 42,6 milioni: La Juve nella classifica Deloitte era al decimo posto in Europa con 172 milioni di fatturato nel 2010, 341 milioni lo scorso anno. Una crescita del 98% che deve far capire lo sforzo di far crescere questa società"

Gli impegni inernazionali

Dialogo con Fifa e Uefa

Infine, i progetti futuri. In campo inernazionale per ristabilire la leadership dell'Italia e della Juventus negli scacchieri FIFA e UEFA. Per Agnelli è tempo di trattative e di scelte che devono spingere il calcio verso nuovi orizzonti, con una programmazione capillare: "Con il presidente della FIFA parleremo del calendario internazionale e delle finestre di trasferimento; i tre blocchi a settembre, ottobre e novembre sono un elemento che complica il lavoro. Sarebbe meglio dare alle Nazionali i giocatori per un mese. Con la UEFA i temi all'ordine del giorno sono diversi: revisione del Financial Fair Play, con l'esigenza di capire quale sarà il futuro delle competizioni internazionali nel post 2024″

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