Adidas, che svista: in America scrive “Columbia” al posto di “Colombia”

La Copa America del Centenario, che sta già coinvolgendo migliaia di spettatori, ha cominciato a far parlare di sé anche fuori dal campo. Da sempre considerato un grande veicolo promozionale, il torneo è stato preso d'assalto anche dagli sponsor che hanno investito ingenti risorse economiche sull'edizione americana. Tra di loro anche la stessa Adidas che, tra le squadre coinvolte, è lo sponsor tecnico anche della Colombia del ct José Pekerman. Proprio il "brand" tedesco è finito nel mirino della critica dei tifosi "Cafeteros", dopo l'incredibile svista notata dai supporter colombiani (e non solo da loro) prima dell'esordio vincente contro gli Stati Uniti. Nelle vetrine dei principali store sportivi americani, e nei pressi degli impianti di gioco, l'azienda delle "tre strisce" ha fatto affiggere alcuni manifesti contenenti un evidente, quanto macroscopico, errore.
L'irritazione dei tifosi
Nonostante sia comune in America cadere in questo sbaglio, l'Adidas ha chiamato la nazionale di Pekerman con il nome "Columbia" al posto di "Colombia". Un refuso che ha fatto trasalire i tifosi della nazionale di Carlos Bacca e alcuni ex campioni colombiani, come lo stesso Faustino Asprilla che ha pubblicato (e poi successivamente cancellato) sul suo profilo Instagram l'evidente errore. Nonostante le scuse dell'azienda produttrice, molti tifosi hanno però contestato vivacemente e si sono sentiti offesi. Anche negli Stati Uniti, dove la comunità colombiana è molto grande, sono partite diverse lamentele: contestazioni che hanno fatto salire tra i "trend topics" l'hashtag #ItsColombiaNotColumbia. Una colombiana residente in Pensylvania, ha persino pubblicato sul suo account una lettera indirizzata all'Adidas: "Trovo incomprensibile il motivo per cui è così difficile scrivere esattamente Colombia, e mi fa infuriare ancora di più il fatto che l'errore sia stato commesso da una società che ricava miliardi di dollari grazie al nome della nostra nazionale".