Adesivi antisemiti con Anna Frank, i tifosi: “Non è goliardia, è miseria umana”

"Non penso a tutta la miseria ma alla bellezza che rimane ancora". E' con la citazione di una delle frasi di Anna Frank che un gruppo di tifosi biancocelesti ‘We love Lazio' ha preso posizione netta e ha scelto di dissociarsi con decisione rispetto a quanto accaduto: quegli adesivi antisemiti apparsi nel settore di Curva hanno alimentato dibattito e sdegno in particolare da parte di quella maggioranza di sostenitori capitolini che vedono sporcata la propria immagine per colpa di una minoranza. E così, a causa del battage mediatico, in una lettera pubblicata sulla propria pagina Facebook, un gruppo di supporter ha voluto far sentire la propria voce: non vogliono più che sia la minoranza ad avere la cassa di risonanza più grande, perché non dovrebbe mai essere la bruttezza quella che attira più lettori e più like, ma dovremmo tutti rieducarci ad apprezzare e ad ascoltare la bellezza.
Se anche l'orrore fosse stato su ogni bandiera, noi avremmo comunque protestato vedendolo sulle nostre – si legge nel comunicato edito sul social network -. Perché non c'è nulla di divertente o goliardico nel ridurre l'orrore a sfotto'. Non c'è ragione comprensibile per tradurre il dolore, la disumanità e lo sterminio di Massa su un terreno di ‘rivalità sportiva'. Sono due lingue in antitesi che non devono parlarsi.
Non c'è giustificazione possibile per lo svilimento reiterato di ferite profonde e ancora aperte a battute dai tifosi annoiati del ‘terzo reich', che infanga non solo il nome della Lazion ma anche quello di Maestrelli a cui quella curva è dedicata, ‘er maestro' della Lazio più bella, un grande uomo che da giovane ha combattuto in prima fila per la libertà del nostro paese.
Non è goliardia, è miseria umana. Una miseria che abbiamo il dovere di combattere in nome della bellezza che ancora rimane.
