Acquisti record e valutazioni, 5 analisi sui grandi colpi di mercato di questa estate
- Neymar, non ci siamo. Il surplus è di almeno 40 milioni di euro
- Lukaku, il valore potenziale corre in aiuto di Mourinho
- Alvaro Morata, leggermente inflazionati i suoi 62 milioni
- Mendy sopravvalutato. Troppi i 57 milioni di euro per lui
- Alexandre Lacazette sottostimato: il suo cartellino vale 30 milioni in più
Con l’inizio dei maggiori campionati europei, il calciomercato, peraltro protagonista indiscusso di questa estate, è finito, almeno per un weekend, ai margini delle cronache sportive di tutto il mondo. Eppure, a 10 giorni dalla fine di questa straordinaria e forse irripetibile campagna acquisti estiva, con ancora alcuni pezzi da 90 da sistemare, il riferimento è a Mbappé o alle presunte voci su di un interessamento del Man City per Messi, provare ad analizzare minuziosamente le cifre investite per i big del calcio internazionale non è assolutamente intempestivo o fuori luogo.
Così, dai 222 milioni di euro spesi dal PSG per Neymar ai 53 investiti dall’Arsenal per Lacazette, vediamo, grazie al portale PlayRatings.net, se il prezzo stabilito per il trasferimento di questi fenomeni sia stato o meno equo/congruente al reale valore dei giocatori presi in considerazione.
Neymar, non ci siamo. Il surplus è di almeno 40 milioni di euro
Il colpo dell’estate è stato indubbiamente quello che ha portato l’asso carioca Neymar al Paris Saint Germain. Questo trasferimento, infatti, 12 mesi dopo il record di soldi spesi per un calciatore con i 105 milioni di euro per Pogba al Manchester United, ha aggiornato, destando scalpore, il libro dei primati nell’apposito capitolo dedicato ai trasferimenti. Al netto della cifra raggiunta, ben 222 milioni, ovvero la clausola rescissoria imposta dal Barça per mettere al riparo il suo asso da eventuali offerte, le valutazioni che offre il portale PlayRatings.net parlano chiaro: i soldi spesi dai transalpini sono davvero troppi.
L'equilibrio di mercato a quota 180 milioni
E sì perché anche se il “titolo Neymar”, sotto il profilo del rischio, assume i connotati di un rating tripla AAA, come, per intenderci, una sorta di BTP tedesco, il valore di mercato del ragazzo si attesta sui 140 milioni di euro. Una cifra che, da un lato, avrebbe scontentato i blaugrana che ne avevano spesi circa 80 nel 2014 per prendere il brasiliano dal Santos e, dall’altro, fatto spiccare un salto di gioia ai francesi in grado di conservare 80 sonanti milioni di euro. L’equilibrio di mercato, fra domanda e offerta, si sarebbe potuto trovare a quota 180 con una plusvalenza per il Barcellona di 100 milioni ed un risparmio sostanziale, sui 222 della clausola, per il PSG di 42 milioni ma, non essendosi mai formato il tavolo delle trattative, il braccio di ferro si è concluso con il pagamento dell’intera clausola. Una condizione che ha portato il PSG a strapagare il fenomeno brasiliano con un surplus di valore, al netto delle incredibili doti tecniche, dell’apprezzamento dell’intera rosa di Emery e dell’aumento dell’appeal del brand parigino, di almeno 40 milioni di euro.
Lukaku, il valore potenziale corre in aiuto di Mourinho
Molti, specie in Premier League, non hanno digerito la cifra spesa dal Manchester United per prelevare Lukaku dall’Everton. Gli 84.7 milioni di euro investiti da Mourinho, peraltro l’allenatore più spendaccione del decennio (dal 2007/07 al 2017/18) con 1.07 miliardi di euro sborsati, non sono sembrati pochi per un calciatore molto forte ma, secondo molti, non così tanto da meritare una somma simile.
Il Potential value del belga
Considerando l’ottimo inizio del belga (4 reti in 3 partite) con la maglia dei “Red Devils” però, l’affaire Lukaku non sembra essere così negativo con, anzi, diverse componenti che non solo spiegano l’entità della cifra spesa ma che addirittura la giustificano. Il #9 del Man Utd, infatti, pur avendo un attuale valore di mercato di 45 milioni di euro (frutto al 42% delle sue prestazioni, al 15% del suo stato di salute generale e dal 16% dai suoi margini di miglioramento) ad una ipotetica offerta di una big d’Europa (Real Madrid, Barcellona, PSG o Juventus) vedrebbe schizzare in alto il suo potenziale valore (il valore economico che potrebbe generare nella nuova realtà) a quota 105 milioni di euro. Una somma di certo molto alto e che, d’un tratto, “scagiona” lo Special One dagli 84.7 milioni di euro corrisposti ai “Toffees”.
Alvaro Morata, leggermente inflazionati i suoi 62 milioni
Fortemente voluto da mister Antonio Conte che lo aveva soltanto incrociato nella sua avventura alla Juventus prima di dimettersi da tecnico dei bianconeri nel 2014, Alvaro Morata è stato uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti dei campioni d’Inghilterra in carica. I 62 milioni di euro messi a disposizione del Real Madrid per liberarlo dai Blancos sembrano però, stando al portale di riferimento Playratings.net, leggermente al di sopra del suo reale valore tecnico ed economico.
Un market value attualmente inferiore
Pur essendo, sempre per il predetto portale, il 22esimo attaccante per valore di mercato del mondo, il suo attuale “market value” è di una decina di milioni di euro sotto (52.2) la cifra spesa dai "Blues" per portarlo allo Stamford Bridge. Quota poi, che si abbassa ulteriormente in caso di richiesta da parte di una “contender” per la Champions League a 41.8 milioni di euro per via di una stagione, quella 2016/17, non proprio vissuta da protagonista (20 reti in 43 gare totali) con la compagine di Zidane. Per lui, quindi, a inizio annata l’investimento sembra leggermente inflazionato.
Mendy sopravvalutato. Troppi i 57 milioni di euro per lui
Nell’opera di “rebuilding”, di ricostruzione messa in atto da Guardiola per il suo Manchester City, sempre più a sua immagine e somiglianza dopo 1 anno all’Etihad Stadium, trova spazio Benjamin Mendy. Erede della corsia mancina dei “Citizens” rimasta sguarnita dopo gli addii di Kolarov e Clichy, l’ex Monaco, autore di un’ottima stagione scorsa coi transalpini di Jardim, è stato acquistato per ben 57.5 milioni di euro.
Top Player? Forse ancora no
Una cifra però tutt’altro che corrispondente al valore del classe ’94 che, dovendo ancora affermare appieno il suo reale status di top player, viene penalizzato dalle valutazioni di PlayRatings.net che gli concedono un “market value” corrente di 16.8 milioni di euro. Uno “score” che evidenzia una forbice, una discrepanza, fra soldi spesi e valore attuale, di oltre 40 sonanti milioni di euro.
Alexandre Lacazette sottostimato: il suo cartellino vale 30 milioni in più
A chiudere questa nostra ampia panoramica sulle valutazioni circa i danari spesi per i talenti che si sono mossi in questa rovente estate 2017 (superati i 3 miliardi di euro sul mercato) rintracciamo il forte Alexandre Lacazette, attuale attaccante dell’Arsenal. La punta francese arrivata a Londra, sponda “Gunners”, dietro il pagamento di 53 milioni di euro, infatti, crea una certa discontinuità in questa top 5 con un valore di mercato superiore al prezzo versato dal manager alsaziano Wenger.
Potential value alle stelle, Lacazette patrimonio dell'Arsenal
Proprio così perché se prendiamo in esame i parametri di PlayRatings.net, sia l’attuale “market value” che il corrente “potential value” mostrano come il classe ’91 sia stato, malgrado i 53 milioni spesi, sottopagato dall’Arsenal. Nel primo caso, infatti, la quota destinata al suo valore di mercato si attesta sugli 80 milioni mentre, nel secondo, se dovesse arrivare in un futuro scenario un interessamento da parte di una big europea, la valutazione o almeno i soldi che l’Arsenal potrebbe chiedere arrivano fino ai 107 milioni di euro. Una cifra, dunque, molto superiore a quella spesa dagli inglesi per prelevarlo dal Lione ma, mi raccomando, non ditelo al suo ex presidente Aulas, potrebbe ripensarci.
