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Morata: “Era nel destino giocare per Conte. Chelsea come Real e Barça”

Il tecnico volle l’attaccante alla Juve nel 2014 ma poi andò clamorosamente via prima dell’inizio della stagione. Una situazione che ha deluso Morata, pronto finalmente a lavorare con l’allenatore salentino.
A cura di Marco Beltrami
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Le loro strade in passato sono state vicinissime ma non si sono mai incrociate. Ora, Alvaro Morata e Antonio Conte potranno finalmente lavorare insieme al Chelsea. Il club londinese con una super operazione di mercato ha strappato lo spagnolo al Real per un affare da più di 80 milioni complessivi. Dopo la vittoria della Champions con le merengues, dunque Morata è pronto ad una nuova avventura con la casacca numero 9 dei Blues.

Conte-Morata, e il mancato incontro del 2014 alla Juve

Al sito ufficiale del club Morata ha parlato del suo feeling con Antonio Conte. Fu proprio il mister salentino, a volere fortemente l'attaccante alla Juventus nel 2014. Un acquisto che però l'allenatore non potette sfruttare alla luce del clamoroso addio di pochi giorni dopo alla squadra bianconera. Queste le parole della punta sull'allenatore che ritroverà dunque in Blues: "So che Antonio mi voleva in passato e volevo davvero lavorare con lui. Finalmente il destino ci ha unito. E' stata una delusione quando nel 2014 lui è andato via, ma ho giocato bene e ho fatto un buon anno alla Juventus. Volevo davvero lavorare con questo allenatore e finalmente ora posso farlo". E la prospettiva di lavorare con Conte è assolutamente intrigante per Alvaro: "Conosco il suo lavoro, il suo staff. So che è molto tattico e mi piace molto questo gioco e so come giocare con questo sistema"

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Il Chelsea di Conte e Morata alla pari di Real e Barça

E Conte si è rivelato una delle armi in più del Chelsea laureatosi campione d'Inghilterra nella scorsa annata. Oltre al tecnico, però il gruppo è molto competitivo a giudizio dell'ex di Juve e Real Madrid che crede nelle potenzialità dei londinesi di arrivare in fondo a tutte le competizioni: "Ci sono giocatori molto buoni qui e penso che possiamo fare qualcosa di stupefacente quest'anno. Una battuta anche sul recente passato al Real Madrid, un club difficile da lasciare per il suo prestigio. Morata è consapevole di essere arrivato in una squadra altrettanto importante e competitiva a suo giudizio: "E' stato difficile lasciare il Real Madrid, ma non così difficile quando si arriva in un club come il Chelsea, con questi giocatori e con questo allenatore. Penso che possiamo giocare alla pari contro Real Madrid e Barcellona e vincere".

Morata e la maglia numero 9

E Alvaro Morata raccoglierà la non semplice eredità di Diego Costa, un attaccante che ha lasciato il segno a Londra, prima di rompere con Antonio Conte. Maglia numero 9 per lo spagnolo, che dimostra di non essere superstizioso alla luce di una vera e propria maledizione che sembra esserci su questo numero in Blues. Dal recente flop di Fernando Torres, a quelli di Crespo, Falcao: calciatori arrivati tra grandi aspettative, ma che non sono riusciti a lasciare il segno allo Stamford Bridge.

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