video suggerito
video suggerito

Abbiati: “Di mattina panettiere, al pomeriggio portiere. Ecco come ho cominciato”

Il portiere rossonero, durante un incontro con i tifosi, ha parlato della sua carriera milanista: “Il Milan è ormai diventato la mia seconda famiglia”.
A cura di Alberto Pucci
3 CONDIVISIONI
Immagine

Sono passati ormai molti anni dal suo esordio, ma l'affetto della tifoseria milanista è rimasto immutato. Christian Abbiati, che si avvia a giocare l'ennesima finale della sua carriera (quella del prossimo 21 maggio contro la Juventus, in Coppa Italia), è ancora nel cuore del popolo rossonero: che non ha dimenticato la sua prima apparizione a San Siro (il 17 gennaio del 99, dopo che Rossi si fece buttar fuori per una manata a Bucchi) e quella parata decisiva, sempre contro gli umbri, nel giorno del sedicesimo tricolore del Milan. Intervenuto a Crema per parlare ad un convegno, il 38enne portiere milanese ha colto l'occasione per ricordare i suoi primi passi nella scuola calcio del diavolo: "Ho sempre diviso la mia giornata tra lavoro e allenamenti – ha spiegato Abbiati ai tifosi presenti – A quell'epoca, all'età di sedici anni, facevo infatti il panettiere per aiutare la famiglia. Ho fatto una lunga gavetta e poi, fortunatamente, mi sono ritrovato in questo ambiente stupendo".

La bandiera rossonera

"Bodyguard" dello sbarbato Donnarumma, voce preziosa all'interno dello spogliatoio rossonero e in attesa di una possibile riconferma anche per la prossima stagione (prima di diventare allenatore dei portieri a Milanello), Abbiati è una delle poche bandiere milaniste che ancora oggi sventolano dai tetti del centro sportivo di Carnago: "Dopo 20 anni di Milan, questa è praticamente la mia seconda famiglia e guai chi me la tocca – ha continuato il portiere – Devo tutto a questa società e i sacrifici che ho fatto sono stati ampiamente ripagati. Bisogna avere obiettivi nella vita, ma solo con sacrificio, rispetto ed educazione si raggiungono. Durante la mia carriera ho anche visto tanti ragazzi con un talento mostruoso, ma alcuni di loro non sono riusciti ad arrivare ad alti livelli perché non avevano la testa".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views