5 domande a Fabio Guadagnini: dalla Champions allo Scudetto passando per la Nazionale
Dopo le sofferenze rossonere in Champions League, il Milan di Allegri prova a scappare battendo il Lecce ed approfittando dell'ennesimo pareggio bianconero. Il tutto a poche ore dall'impegno europeo di Inter e Napoli. A Fabio Guadagnini, direttore editoriale di Sky Sport, abbiamo chiesto di analizzare brevemente lo stato attuale di forma delle principali protagoniste italiane e della squadra azzurra di Cesare Prandelli. Senza dimenticare un certo Leo Messi.
Fabio, dopo il rischio eliminazione del Milan all'Emirates, quali i pericoli per Inter e Napoli in Champions League?
L'unico rischio reale è non credere nelle proprie possibilità. Il Napoli al completo è già da lotta scudetto , e almeno da semifinali di Champions. Con un centrocampista e un paio di difensori di livello in più è una squadra che può battere chiunque.
La stagione dell'Inter è una concatenazione di più fattori, generazionale, economico, strategico, fisico. Ma con il Chievo c'è stata la reazione di orgoglio che sul breve può permettere di passare il turno con il Marsiglia. Ma bisogna lavorare per far recuperare condizione fisica ai giocatori per poter andare avanti.
Dopo la qualificazione, quanta strada potrà fare in Europa la squadra di Allegri?
Può arrivare in finale, basta solo migliorare in termini di continuità. Ma questa è una squadra che sbaglia le partite raramente. E' successo a Londra, non succederà più.
Milan a + 4 sulla Juventus. Un tuo pronostico per la corsa tricolore.
Nonostante i 4 punti e i 14 pareggi della Juventus, la corsa è apertissima. Il Milan è superiore nell'organico e tasso tecnico, la Juventus ha una fortissima personalità. Non mollerà facilmente.
Nazionale. Dopo la sconfitta con gli USA, Prandelli si è detto tranquillo e per niente preoccupato. Sei della stessa opinione o pensi che dovremmo preoccuparci per l'appuntamento europeo di questa estate?
Mi aspettavo una partita un po' sottotono, soprattutto dai giocatori di maggiore esperienza. Mi hanno un po' deluso i più giovani. Di qui in avanti punterei su chi dimostra il maggiore senso di militanza, chi aderisce totalmente e senza riserve al progetto di Prandelli, anche a scapito del talento puro.
Ultima considerazione su Leo Messi. Ci sono ancora parole e aggettivi per definirlo?
Leo è un esempio di vita. Ha saputo superare con grande forza di volontà una malattia che ne aveva bloccato la crescita, ha lasciato il suo paese che era un bambino, e ora è uno dei più forti giocatori di tutti i tempi. Eppure è discreto, mai eccessivo, sempre corretto, in campo e fuori. Leo ci dimostra ogni giorno che con la volontà e l'impegno tutto è possibile.