25 luglio 1997: 20 anni fa l’Inter presentava Ronaldo
25 luglio del 1997. Il centro di Milano è colorato di nerazzurro perché nella sede di via Durini era arrivato un ragazzo brasiliano con una camicia a quadretti, un orecchino sul lobo dell'orecchio sinistro e un cappellino dello sponsor tecnico: un sorriso enorme, quasi fanciullesco, nella foto ricordo davanti ai trofei con Luis Suarez e Sandro Mazzola, uomini che hanno avuto il via da Massimo Moratti per far partire l'operazione con il Barcellona, che nulla ha potuto davanti alla volontà del calciatore.
Luis Nazario de Lima, in arte Ronaldo, attaccante brasiliano nato il 22 settembre 1976 a Bento Ribeiro (quartiere povero di Rio de Janeiro) da tempo titolare inamovibile della Nazionale verdeoro, un metro e settantanove centimetri d'altezza per settantacinque chilogrammi di peso, è il calciatore più forte e famoso di tutto il pianeta e l'Inter se lo era assicurato per una cifra intorno ai 48 miliardi di lire, più un indennizzo di circa 3 miliardi stabilito dalla Fifa. Un'acquisto stellare, che non aveva paragoni all'epoca. L'arrivo di questo brasiliano è stato un vero e proprio evento.
L'annuncio dell'acquisto
I tifosi nerazzurri, dopo una serie annunci e smentite, vedono materializzarsi l'idolo davanti ai loro occhi: il 20 di giugno Ronaldo diventava un giocatore dell'Inter e dalla Bolivia, dove era impegnato nella Copa America, già parlava da leader: "È l'alba di un nuovo inizio, un grande giorno per me. Vengo a vincere lo scudetto con l'Inter". C'era fermento nella Milano nerazzurra e quando la mattina del 25 luglio Ronaldo si è affacciato dal balcone in pieno centro il sogno diventava realtà. Di lì a breve sarebbe esplosa la "Ronaldomania" e non c'era ragazzino che quando faceva goal non esultava con le braccia larghe o con l'indice puntato.
34 reti al primo anno: un'ira di Dio
Il resto è storia nota: trentaquattro realizzazioni in quarantasette presenze alla sua prima stagione con l'Inter tra accelerazioni folgoranti, dribbling mozzafiato e cambi di passo in grado di mortificare anche i migliori marcatori del mondo. Con la maglia numero dieci il Fenomeno conquistò immediatamente una Coppa Uefa e sfiorò di un soffio lo scudetto, che ancora oggi viene ricordato per quella famosa gara di Torino con la Juventus. Quello di Ronaldo Luis Nazario Da Lima rappresenta senza dubbio in assoluto il colpo di mercato più sensazionale dell'era Moratti, peraltro ricca, almeno nei primi 15 anni, di grandi acquisti e di spese folli.
Per la mia generazione è stato quello che Maradona o Pelé erano per le precedenti. Era immarcabile. Al primo controllo ti superava, al secondo ti bruciava, al terzo ti umiliava. Sembrava un extraterrestre. (Fabio Cannavaro al Corriere dello Sport, 13 febbraio 2016)
Quanto costerebbe Ronaldo oggi?
Vedendo le cifre che girano in questi ultimi anni nel mercato dei calciatori spesso viene da pensare quanto verrebbe valutato oggi un calciatore come Ronaldo. Il Fenomeno ha iniziato a giocare a calcio ad una velocità diversa, ha portato ad un livello superiore la tecnica individuale messa in relazione con la rapidità ed è stato sicuramente uno dei giocatori più forti della storia: è davvero complesso provare a dare un prezzo ad un calciatore del genere ma se Neymar, atleta straordinario ma non sempre decisivo, viene valutato 220 milioni di euro allora il suo connazionale toccherebbe almeno quota 250. Senza alcun dubbio.