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Trapattoni: “Preferisco Simeone, Guardiola mi fa addormentare”

Alla vigilia del ritorno di Champions League, l’ex allenatore del Bayern Monaco elogia il lavoro del collega argentino: “Non è vero che la sua squadra gioca male, anzi regala spettacolo con la sua intensità”.
A cura di Alberto Pucci
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La Champions League entra nel vivo ed è pronta a scegliere le due squadre che arriveranno alla finale di Milano. A guardare con interesse all'ultimo atto di San Siro, e non solo perché in quello stadio si è tolto parecchie soddisfazioni, c'è anche Giovanni Trapattoni. L'ex commissario tecnico della nazionale italiana, intervistato dallo spagnolo "As", ha commentato la cavalcata dell'Atletico Madrid, che dopo aver eliminato il Barcellona sta facendo spaventare la formazione che Trap ha avuto il piacere di allenare e di portare al successo in Bundesliga e nelle due coppe nazionali tedesche: "La mia ex squadra ha la forza per compiere la grande impresa – ha spiegato il tecnico – Per Simeone sarà dura, anche se ha la possibilità di arrivare in finale. La partita dell'Allianz Arena sarà molto lunga".

L'elogio al "Cholo"

L'Italia intera, dopo l'exploit dell'Atletico Madrid, ha riscoperto la passione per un allenatore che ha potuto conoscere da vicino grazie anche all'esperienza da calciatore passata nel nostro paese. Un'infatuazione che ha spaccato in due la critica: divisa tra chi è affascinato dal "tiqui-taca" di Pep Guardiola e chi è rimasto colpito dal "Cholismo" dei biancorossi di Madrid. Nella sfida decisiva di Monaco, dunque, ci saranno in campo due formazioni con filosofie totalmente opposte. Trapattoni, però, sa già con chi schierarsi: "Io mi addormento quando vedo squadre che toccano il pallone per mezz'ora senza mai tirare – ha continuato – Preferisco mille volte Simeone perché è uno che va dritto al punto. Il suo Atletico gioca male? E' una bugia". Incalzato dal giornalista spagnolo, Trapattoni ha poi rivelato tutta la sua passione per l'argentino: "Il "Cholo" mi piace e non penso che si possa offendere se dico che ha un carattere che somiglia al mio. Anche le mie squadre avevano la sua stessa filosofia".

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