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Torino, Ventura sbotta: “E’ la mia ultima conferenza”

Il tecnico del Torino, deluso dalla sconfitta col Sassuolo e dal clima di contestazione della tifoseria, si difende: “A chi contesta voglio ricordare che abbiamo più punti dello scorso anno, che siamo in Europa League”. Il presidente Cairo: “Fiducia nel tecnico, andiamo avanti insieme”
A cura di Maurizio De Santis
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Che sarebbe stata difficile, lo sapeva già. Cerci venduto all'Atletico Madrid, Immobile al Borussia e lì, in attacco, a parte Quagliarella – che non è una prima punta – il vuoto assoluto. Gianpiero Ventura se n'è fatta una ragione dall'estate scorsa: abituato com'è a lavorare senza pretese (particolari) da parte della società, s'è rimboccato le maniche e rimesso in sesto il Toro dopo l'emorragia di talenti. In classifica naviga poco al di sopra della linea di galleggiamento: la sua squadra gioca bene, almeno ci prova, ma ha limiti palesi che anche un avversario come il Sassuolo (in trend positivo) riesce a capitalizzare colpendo i granata nel finale con Floro Flores. Contestazione, fischi (erano partiti molto tempo prima), calciatori nel mirino della Curva… troppo anche per Ventura, che non accetta l'atteggiamento disfattista da parte dei sostenitori: "Ho sentito fischi e cori contro di noi dopo appena pochi minuti gioco – ha ammesso a Sky il tecnico granata -, non c'è stato un clima positivo. E a chi contesta voglio ricordare che abbiamo più punti dello scorso anno, che siamo in Europa League e che contro il Sassuolo avremmo dovuto vincere con qualche gol di scarto…". Invece, gli è toccato ingoiare il boccone amaro: la rete giunta all'87simo è stata un cazzotto nello stomaco, peggio del calcio di rigore sbagliato da Sanchez Mino. Perché non l'ha tirato Quagliarella? Ventura spiega così la decisione: "Lo ha ceduto a Sanchez Mino che sta attraversando un periodo non facile. Non ha pagato come scelta, ma non me la prendo con nessuno dei due. Sanchez Mino ha giocato una brutta partita, perdendo molti palloni. Purtroppo il calcio italiano non regala nulla".

Lo sfogo di Ventura. E' stanco e nervoso il tecnico del Torino che ha incassato la fiducia del presidente Cairo ("Sta facendo benissimo, lavoriamo insieme per capire cosa fare") e poi chiude le comunicazioni. Proprio così, annuncia il personale silenzio stampa: "Tutto ciò che dico non viene recepito in maniera giusta – ha aggiunto Ventura -, per questa ragione ho deciso che non farò altre conferenze stampa. Questa (quella post Sassuolo, ndr) è l'ultima. Evidentemente il problema sono io".

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