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Tevez: “Non so se resto alla Juve, non ho ancora deciso”

L’Apache gela i tifosi della Juventus dopo la gara con la Lazio. In Argentina, l’esultanza della gallina dopo il gol ai capitolini, insistono: quel gesto fatto ai tempi del Boca contro il River è un altro segnale del suo ritorno imminente.
A cura di Maurizio De Santis
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Alla Juventus Tevez sta vivendo una delle migliori stagioni della carriera: 18 gol in campionato e titolo di capocannoniere (quasi) in pugno, 6 reti in Champions League (determinante nella corsa dei bianconeri verso la semifinale), 2 centri in Supercoppa italiana (peccato non bastarono a piegare il Napoli, vincitore del trofeo a Doha). Ventisei marcature, a -3 (29) dal record personale stabilito al primo anno con la maglia del Manchester City, Seleccion riconquistata a furor di popolo e grazie allo straordinario rendimento tenuto con Conte prima e Allegri poi: tutto molto bello, peccato che a smorzare il sorriso dei tifosi bianconeri siano le notizie, continue, sul futuro dell'Apache. Dall'Argentina sono convinti e insistono: lascerà la ‘vecchia signora' presto, addirittura già a giugno prossimo rispetto alla scadenza naturale del contratto (2016), e farà ritorno in patria, al Boca e nella Bombonera che lo attende quasi fosse un dio in terra da venerare in quella cattedrale ribollente di tifo e passione per gli xeneizes.

L'esultanza della gallina, sfotto' al River e icona xeneizes

E c'è chi, dal Sudamerica, nel vederlo esultare contro la Lazio come tanti anni fa – quando in un derby col River Plate sfilò la maglia e mimò ‘lo sbattere delle ali di una gallina' -, ha interpretato quel gesto come una sorta di conferma del suo rientro ormai vicino. "L'avevo promessa alla mia gente – ha raccontato Tevez – e sono stato di parola. Ma non c'era alcun riferimento al derby di Copa Libertadores fra Boca e River".

Marotta, stop alle voci sull'addio dell'Apache

Marotta, dg bianconero, prima della gara con la Lazio, ha messo un freno alle voci dilaganti sull'addio imminente di Carlitos. "Resterà con noi ancora un anno – ha ammesso ai microfoni di Sky Sport -, quelli del Boca parlano un po' troppo…". Con la qualificazione alle semifinali di Champions ancora da giocare (la Juve parte dal vantaggio di 1-0 conquistato nel primo round allo Stadium) e un finale di campionato da mandare in archivio con largo anticipo conquistando il quarto scudetto consecutivo, la parola d'ordine è ‘evitare distrazioni e azioni di disturbo'.

Carlitos: "Ora penso solo alla Juve"

"Ora penso solo alla Juventus – ha ribadito l'Apache a Sky Sport subito dopo la vittoria su capitolini -, sto vivendo un bellissimo momento e sto bene. Però non so se andrò via, non ho ancora deciso cosa fare. Non è giusto parlarne adesso, abbiamo ancora tanti impegni. E, come ho sempre detto, per rispetto nei confronti dei tifosi bianconeri, saranno loro i primi a saperlo". L'attenzione è tutta concentrata sul Monaco e ai novanta minuti che separano la squadra di Allegri dall'accesso alla semifinale. "Non sarà facile giocare contro il Monaco – ha aggiunto l'attaccante argentino – è una cosa di cui sono stato sempre convinto fin da quando c'è stato il sorteggio".

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