3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Suarez: “Potevo andare al Real Madrid, ma ho preferito il Barça”

Il centravanti fresco vincitore della Scarpa d’Oro si racconta e rivela un retroscena legato al suo passato e all’interesse delle merengues nei suoi confronti.
A cura di Marco Beltrami
3 CONDIVISIONI
Immagine

59 gol e 26 assist in 52 partite totali. Numeri che parlano da soli per Luis Suarez, fresco vincitore della Scarpa d’Oro, grazie alle 40 reti segnate nella Liga. E l’uruguaiano che dunque si candida prepotentemente al prossimo Pallone d’oro, potrebbe incrementare il suo bottino in vista della Finale di Copa del Rey contro il Siviglia in programma domenica. Un momento d’oro per il Pistolero che in una lunga intervista a Jorge Valdano per “Bein Sport” ha ripercorso la sua carriera, partendo dalle esperienze all’Ajax e al Liverpool: “L'Ajax è stata la squadra che mi ha fatto conoscere in Europa, gli sono molto grato e ho imparato tanto. Il pubblico di Liverpool è incredibile, tutto lo stadio ti sostiene in ogni momento e se ripenso che abbiamo avuto la possibilità di vincere il titolo ma non ci siamo riusciti mi fa ancora male”.

Il rendimento di Suarez (foto Transfertmarkt)
Il rendimento di Suarez (foto Transfertmarkt)

Con la maglia del Barcellona, l’uruguaiano è letteralmente esploso. Un rendimento che dunque premia la scelta fatta dall’attaccante che ha confessato di aver scartato il Real: “C'era la possibilità di andare al Real Madrid ma quando è arrivato il Barcellona non ho avuto dubbi. Giocare per loro era il mio sogno. Il club mi ha sostenuto anche dopo quello che era successo ai Mondiali”.

Non è stato facile approdare comunque in una squadra dove in attacco c’erano già dei fenomeni, uno tra tutti Leo Messi. Eppure Suarez è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare inamovibile, rinsaldato dagli ottimi rapporti personali con i compagni: "Non mi sarei mai immaginato al Barcellona, Messi giocava come numero nove e non credevo di poter trovare un posto in squadra. Ora però abbiamo trovato la chiave e ci adattiamo alla perfezione, anzi credo che Messi abbia anche più libertà di azione grazie alla mia presenza. Tra noi e Neymar non c'è nessuna invidia ma solo grande amicizia”.

Il bomber sarà presto impegnato con l’Uruguay in Copa America e quando si parla di Nazionale è impossibile non tornare a parlare sul morso a Chiellini negli ultimi Mondiali costatogli un lungo stop: “E' stato molto doloroso e sono cosciente di avere sbagliato. Mi spiace però per il modo in cui sono stato trattato. Non potevano sospendermi per nove partite, quattro mesi, impedirmi di entrare su un campo di calcio… Ora comunque so che devo stare più attento, durante il Clasico un avversario mi ha provocato per tutto il tempo ma io non ho fatto niente”.

In conclusione un’inevitabile battuta sui suoi obiettivi futuri: “Sogni? Penso di averli realizzati tutti. Gioco nel Barcellona, ho vinto la Champions League, gioco nella migliore squadra al mondo e con il migliore calciatore di sempre. Vincere il Mondiale invece credo sia molto difficile".

 
3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views