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Serie A 2017-18, ultimissime di mercato: cosa manca ancora alle big?

La situazione a una settimana dalla fine del calciomercato. La Juventus cerca un centrocampista, al Milan serve una mezzala, all’Inter un difensore dopo la partenza di Murillo. Il Napoli pensa a un portiere per la prossima stagione. Lazio e Roma restano cantieri aperti.
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La costruzione di una squadra è spesso un altare di sabbia in riva al mare. Costruire vuol dire anche rinunciare alla perfezione, è inserire le tessere per comporre un puzzle migliore di quel che era, accendere la fantasia dei tifosi e tracciare un percorso di grandi sperate destinazioni. Costruire significa presentarsi con le idee chiare all'ultima settimana di mercato. Cosa manca alle grandi? Ecco le ultimissime notizie di calciomercato. Juventus e Milan cercano ancora un centrocampista, all'Inter serve un difensore, al Napoli un portiere per la prossima stagione. La Lazio, che ha perso Hoedt, e la Roma, che non ha ancora il vice Salah, restano i cantieri più aperti della serie A.

Juventus, sogni Fellaini e Strootman

Con Matuidi, Allegri ha moltiplicato le alternative a centrocampo e magari permettere ad Allegri di lavorare a una possibile transizione verso l'albero di Natale, un 4-3-2-1 che potrebbe esaltare il ruolo di Pjanic. Al francese, Allegri chiede di portare il primo pressing e alzare il baricentro della squadra, e al bosniaco di dettare i tempi del suo calcio suadente. La prima di campionato restituisce un Pjanic, non sempre irreprensibile l'anno scorso nella gestione dei palloni importanti, centrale nelle geometrie bianconere, lungo un asse centrale rinforzato con Dybala.

Il possibile ricambio, che darebbe ad Allegri un ricambio all'altezza e maggiori possibilità di cambio in corsa, potrebbe uscire da un poker di nomi di richiamo: Renato Sanches, Fellaini, Strootman e Andre Gomes. Resta aperto il fronte Keita con la Lazio, in stallo invece la trattativa con Spinazzola. La Juve infatti non vuole troppo insistere con l'Atalanta, visti i buoni rapporti fra le due società come dimostra la partnership che ha coinvolto Orsolini e Caldara.

Roma, obiettivo Munir e rinforzi in difesa

Di Francesco non ha ancora trovato il sostituto di Salah. Ünder non può essere la soluzione, Defrel si può adattare ma non può giocare da ala, riportare Florenzi esterno alto può diventare il piano B. Mahrez si allontana, anche se Monchi ci proverà fino all'ultimo. Due i nomi che sembrano più caldi nelle ultime ore: Schick e Munir. Il ceco, già vicino alla Roma prima di passare alla Sampdoria, appporta una polivalenza tattica all'apparenza non in linea con una struttura fisica imponente. La tecnica sviluppata e il tiro dalla distanza possono renderlo utile al progetto del tecnico, che vuole un giocatore, come Perotti a sinistra, che tagli verso il centro per cercare la conclusione.

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Munir, di madre spagnola e padre marocchino, ha una naturale tendenza alla ricerca degli spazi verso il centro. A Barcellona si è trovato, altrettanto naturalmente, a giocare sull'esterno per ottenere più possibilità, senza rinunciare a tagliare in mezzo e provare il tiro. L'anno scorso, in prestito a Valencia, ha giocato prevalentemente proprio da ala destra, con qualche passaggio a sinistra e da attaccante di movimento (ruolo in cui ha giocato contro il Barcellona, segnando uno dei due gol nel 4-2 dei blaugrana).

In difesa Monchi ha proposto a Di Francesco Bjorn Engels del Bruges, che ha iniziato da attaccante e può diventare un'opzione interessante nel contesto di una squadra che preferisce il fraseggio nell'uscita bassa del pallone.

Napoli, Rulli o Karnezis per la prossima stagione

Il Napoli, che ha scelto la strada della continuità quest'anno, pensa già alla prossima stagione. Il primo obiettivo è il portiere, visto il mancato rinnovo con Reina che De Laurentiis ha fermamente deciso di portare fino a scadenza del contratto rifiutando tutte le offerte.

Due i nomi caldi, Karnezis e Gerónimo Rulli, preso dal Manchester City nel 2016 e girato in prestito alla Real Sociedad che ha sfruttato una clausola a gennaio e acquistato l'intero cartellino. Rulli, che al City sogna di tornare ma quest'anno ha bisogno di giocare per diventare al Mondiale il futuro della nazionale argentina, come gli aveva profetizzato il “Tata” Martino, si racconta come un portiere calmo nel prendere decisioni e di forte personalità. “Non sei mai stato un portiere, non sai niente di questo ruolo” diceva a 11 anni al suo primo allenatore. “Attieniti a quello che sai, non a quello che non sai”. Quel tecnico era suo padre, Omar, che ha capito di avere un gioiello in casa.

Milan, una mezzala come ciliegina sulla torta

Per l'ad Fassone, con l'arrivo di Kalinic la rosa del Milan è completa. Ma viste le partenze sempre più probabili di Sosa, Gomez e José Mauri, a Montella potrebbe servire una mezzala. Il primo profilo rimane quello di Renato Sanches, il jolly box-to-box del Bayern Monaco. Giocatore di intensità elevata e costante, Sanches sfianca gli avversari alla distanza, è generoso nel tiro dalla distanza quanto nei contrasti, anche se a volte manca un po' di controllo e rischia di prendersi qualche giallo di troppo. Una seconda pista porta a Krychowiak, pivot più aggressivo di Thiago Motta, che ha spinto Unai Emery a ridisegnare le geometrie del centrocampo del PSG. Una terza fa rotta verso Rafinha Alcantara del Barcellona.

Inter, Mangala primo nome per la difesa

Nonostante il bel debutto in campionato, l'Inter di Spalletti non ha ancora completato la sua rosa. La cessione di Murillo impone l'acquisto di un centrale, mentre l'arrivo di Cancelo riempie i posti sugli esterni.

Il primo nome per puntellare la difesa rimane Eliaquim Mangala, arrivato fra squilli di fanfare al Manchester City nel 2014 per 42 milioni di sterline. “Ha tutte le qualità tecniche, fisiche, tattiche e mentali per diventare uno dei migliori difensori d'Europa” diceva allora Manuel Pellegrini. Ma due anni dopo, scartato da Guardiola, viene dato in prestito al Valencia dove chiude l'ultima Liga con 1.9 tackle, 2.2 intercetti, 5.2 rinvii e 38 passaggi di media in 30 partite.

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Lazio, De Wijs erede di Hoedt

La prima necessità della Lazio è fornire a Inzaghi un sostituto di Hoedt, partito per Southampton. Piace Paletta, ma il giocatore non è d'accordo. Tare, abituato a cercare nomi non di primo impatto, sembra vicino a Hinteregger o al figlio d'arte Jordy De Wijs, centrale olandese classe '95 del PSV Eindhoven, dove il padre Erwin ha allenato le giovanili.

È un centrale di fisico imponente, mancino come vorrebbe il tecnico, che potrebbe arrivare per due milioni di euro ed è seguito dalla SEG, lo stesso gruppo di procuratori che gestiscono anche Hoedt e De Vrij, sul quale restano speranze di rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2018.

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